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Economia e lavoro | 24 giugno 2020, 07:00

Telefonia mobile: i problemi legati all’emergenza COVID-19

La diffusione del coronavirus COVID-19 ha imposto una serie di misure restrittive per il contenimento del contagio; molte di queste hanno comportato l’interruzione di attività produttive e commerciali

Telefonia mobile: i problemi legati all’emergenza COVID-19

La diffusione del coronavirus COVID-19 ha imposto una serie di misure restrittive per il contenimento del contagio; molte di queste hanno comportato l’interruzione di attività produttive e commerciali, provocando un calo dei consumi e ingenti perdite per molti operatori di alcuni settori, come ad esempio la ristorazione o l’abbigliamento. Durante il periodo di “lockdown” nazionale, ossia l’attuazione delle misure preventive e contenitive più severe, alcuni consumi sono notevolmente calati mentre altri sono cresciuti sensibilmente.

Telefonia: traffico aumentato ma rischio per gli utenti morosi

Il traffico telefonico, ed esempio, è tra questi; sia sulle reti fisse che su quelle mobili si è registrato un aumento del volume di traffico, dovuto probabilmente al fatto che un maggior numero di utenti ha dovuto trascorrere - causa quarantena - molto più tempo in casa, sfruttando la connessione internet e i servizi telefonici per la navigazione ed altri servizi di intrattenimento. Ciò nonostante, le reti hanno retto positivamente, senza provocare alcun genere di disservizio all’utenza.

Purtroppo, c’è un altro aspetto da considerare circa il mercato della telefonia, soprattutto quella mobile: gli utenti morosi. Molti clienti, infatti, a causa delle restrizioni imposte durante la Fase 1, hanno visto le proprie entrate ridursi o azzerarsi, incontrando notevoli difficoltà a sbarcare il lunario e, di conseguenza, anche a saldare i debiti con il gestore telefonico. In alcuni casi, i gestori hanno provveduto ad interrompere l’erogazione del servizio, scatenando la reazione delle associazioni che tutelano i consumatori; raggiunto dai microfoni di Repubblica, Mauro Vergari di Adiconsum ha sottolineato che “gli utenti morosi rischiano sospensioni e distacchi, esattamente come sempre. Abbiamo chiesto ad Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) un intervento a tutela degli utenti”.

Il problema, nel caso di distacco della linea per morosità, è che AGCOM, l’agenzia garante per le comunicazioni, non può far altro che applicare la legge: se questa non prevede tutele per il caso di specie, il servizio viene interrotto e l’utente continua ad essere considerato moroso. Naturalmente, la situazione varia a seconda del gestore e delle politiche adottate durante gli ultimi mesi: alcuni hanno scelto di sospendere eventuali distacchi a carichi di utenti morosi, altri optano per un intervento successivo ad un preavviso mentre vi sono operatori che procedono direttamente all’interruzione del servizio.

Come passare ad un altro gestore

Anche per questo, molti utenti potrebbero trovarsi nella condizione di volere o dovere cambiare gestore, per rivolgersi ad un soggetto in grado di soddisfare in maniera più efficace le proprie esigenze. A tale scopo scopo è possibile usufruire del servizio messo a disposizione gratuitamente da siti specializzati quali www.salvaconto.it che consente agli utenti di mettere a confronto, tramite un apposito tool online, le tariffe applicate dai vari gestori che operano nel settore della telefonia. Questa soluzione consente di prendere visione contemporaneamente delle varie offerte disponibili sul mercato, senza dover andare a cercarle singolarmente sul sito dell’operatore: per questo, l’utente può scegliere comodamente il ‘pacchetto’ che ritiene più adatto alle sue possibilità.

Gli utenti non morosi che comunque non sono soddisfatti del loro attuale gestore, dopo aver consultato un comparatore di prezzi ed aver scelto l’offerta migliore, devono seguire una semplice procedura. Anzitutto, esercitando il proprio diritto di recesso del contratto, possono inoltrare la richiesta al gestore, tramite telefono o a mezzo posta raccomandata, compilando un apposito modulo oppure stilando una breve richiesta scritta ai sensi delle norme vigenti. Va tenuto conto che le condizioni di rescissione dei contratti variano a seconda del momento in cui si implementa la richiesta e possono prevedere costi di interruzione del servizio a carico dell’utente. In alternativa, è il gestore che si propone di subentrare a farsi carico della gestione della pratica di recesso, sollevando il cliente da ogni incombenza.



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