Attualità - 27 giugno 2020, 10:31

Il riscatto dei giardini Alimonda, tra sport e animazione. Unia: “Questa è vera inclusione” [FOTO e VIDEO]

Uno dei luoghi considerati più critici del quartiere Aurora rivive grazie alle attività organizzate “sul campo” dalle associazioni Arqa, Arteria e Almaterra in collaborazione con YEPP Porta Palazzo

Alimonda è un luogo che, formalmente, non compare nell'elenco viario di Torino; o almeno, non come piazza. Alimonda è invece un giardino, tra i più grandi e ombreggiati di tutta la città: difficile, infatti, trovarne uno con più alberi. Alimonda è considerato, allo stesso tempo, uno dei luoghi più difficili di Aurora, simbolo di multiculturalità, ma anche delle problematiche sociali che spesso generano conflitti

Ed è proprio per questo che un gruppo di organizzazioni, guidate da un tranquillo (si fa per dire) anziano residente, ha scelto di scendere in strada, laddove quei conflitti sono più evidenti, per portare vitalità attraverso i linguaggi più semplici e diretti: lo sport, il gioco e la musica. Quell'anziano residente è Vittoriano Taus, presidente dell'Associazione per la Riqualificazione del Quartiere Aurora, sempre in prima linea per il quartiere: “In questo modo - commenta – presidiamo la zona e facciamo integrazione; la vera sfida per il futuro, però, sarà quella di coinvolgere le mamme che frequentano l'area giochi per bambini.”

Le attività, partite in modo strutturato dalla scorsa settimana, sono diverse: “Il martedì – dichiara Ivano Casalegno di associazione Arteria – giochiamo a pallavolo cercando di attirare le ragazze e i ragazzi che frequentano i giardini, il giovedì facciamo animazione circense in collaborazione con la fondazione Uci mentre il venerdì ci divertiamo con il ping-pong.” Ed è stato proprio il tennistavolo il grande protagonista della serata di venerdì, con un torneo che ha visto la presenza dell'assessore all'ambiente cittadino Alberto Unia: “Questi ragazzi – ha sottolineato – sono eccezionali, basta guardarli per capire che si tratta di vera inclusione.”

 

 

 

 

Un'ultima fetta, non meno importante, di lavoro viene fatto dalla mediatrice culturale Nadia Jaabouka con l'associazione Almaterra: “In questi giardini – spiega - provo a intercettare le donne e i loro bisogni dando informazioni sui servizi della Città e illustrando le opportunità riguardo lavoro, formazione, consulenza legale, bonus per l'emergenza Covid, voucher e molto altro. Con alcune ci sarà anche la possibilità di inserimento in uno dei progetti dell'Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo".

Marco Berton