La crisi innescata dall'emergenza sanitaria si è trasformata in emergenza economica, ma la Città di Nichelino non si è dimenticata di coloro che si sono trovati (e si trovano ancora) in situazione di emergenza.
Così, dopo la distribuzione di oltre 1100 buoni spesa durante il periodo del lockdown, e gli aiuti a fondo perduto a favore del piccolo commercio e dei negozi, ecco arrivare la firma di un Protocollo di intesa tra l'Amministrazione e la Fondazione Don Mario Operti per partecipare al fondo “So.rri.so” (Solidarietà che riavvicina e sostiene) per la raccolta di risorse finalizzate al rilascio di microprestiti sociali, erogati dall'istituto convenzionato Unicredit, per sostenere situazioni di difficoltà lavorativa ed economica causate dalla pandemia covid 19.
La Città di Nichelino stanzia per il fondo 20 mila euro e Unicredit Banca, per il tramite della Fondazione, potrà erogare i prestiti sociali per un misura doppia rispetto alla somma messa a disposizione. Sarà indirizzato al sostegno economico di persone e famiglie residenti nella Città di Nichelino che, a seguito della pandemia, sono a rischio impoverimento: in modo particolare a quelle più esposte alle difficoltà occupazionali (partite Iva, lavoratori autonomi, micro- imprenditori, lavoratori dipendenti di aziende in crisi).
Possibilità di accesso al microcredito (3 mila euro per i nuclei familiari, 5 mila per le piccole imprese) che saranno indirizzate per persone e attività non bancabili. Si potranno restituire in 60 rate a partire dal settimo mese dopo l'erogazione. E le prime due rate saranno coperte dalla Fondazione Operti, per dare un aiuto ulteriore.
“La partecipazione al fondo “So.rri.so” ci permetterà di aiutare persone e famiglie che spesso non sono toccate dagli aiuti statali – dice il sindaco della Città di Nichelino Giampiero Tolardo – E' un supporto fondamentale per far ripartire le loro attività”.
“Con il fondo si fa credito alle persone non più “bancabili” - aggiunge l'assessore alle Politiche sociali Paola Rasetto – E' un modo per aiutare chi ne ha davvero bisogno”.
“Grazie all’iniziativa dell’Arcivescovo Nosiglia, abbiamo messo a disposizione del territorio dell’Arcidiocesi di Torino e della Diocesi di Susa – ha spiegato il dottor Gianfranco Bordone della Fondazione Operti – un’iniziativa di raccolta risorse finalizzate all’attivazione di microprestiti sociali per sostenere situazioni di difficoltà economica e lavorativa post-pandemia, per favorire la ripresa delle attività in situazioni di dignità e autonomia”.
La Fondazione Don Mario Operti fa parte della “Rete italiana di microfinanza” che è nata con lo scopo di combattere l'esclusione sociale e finanziaria, e fa parte della “Rete europea di microfinanza” che, dal 2004 ,ha finanziato, tramite il prestito Speranza, 560 realtà per un importo complessivo di 7 milioni e 500mila euro, e con un tasso di restituzione dell'85 per cento.