"Fateci tornare in aula, a frequentare le nostre lezioni. Il monte ore spesso non è stato rispetto, è stato difficile dare gli esami in questa sessione e le nostre famiglie hanno bisogno di un rimborso o di non dover pagare per un servizio non erogato”. E’ una richiesta esplicita quella rivolta al presidente della Regione Alberto Cirio dagli studenti dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta.
A fare da portavoce del disagio patito in questi mesi di chiusura e di lockdown accademico, Patrizia De Grazia: “E’ stato un lockdown dell’istruzione, con aule e biblioteche chiuse, crediti formativi impossibili da accumulare con lezioni non sempre garantite”. Ecco perché, vista questa situazione del tutto eccezionale, gi studenti radicali avanzeranno la richiesta di ricominciare le lezioni a settembre in presenza, così come gli esami.
Un punto importante rivendicato dagli studenti universitari è poi la questione della terza rata delle tasse. “E’ assurdo che si debba pagare lo stesso, quando l’università non ha avuto nessuna spesa ed erogato alcun servizio”.
Ripetendo lo slogan “No Taxation Without Education” i giovani hanno analizzato gli errori commessi e avanzato le proposte per il futuro: “Una città come Torino non può permettersi di trascurare una realtà preziosa come quella universitaria, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale”.