Anche in Piemonte un piano terapeutico regionale per la cura dei pazienti affetti da sclerodermia, sul modello di quanto fatto da Lombardia, Marche e Liguria. A confermare che la Regione è al lavoro per costruire una rete territoriale uniforme per l’assistenza e la cura delle persone affette da questa patologia è l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, su sollecitazione del capogruppo regionale dei Moderati Silvio Magliano.
“Il Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia – ha spiegato Magliano questa mattina in Consiglio Regionale, illustrando l’interpellanza - ha dato vita al “Progetto ScleroNet” in Lombardia, il quale punta alla creazione di una rete di collaborazioni professionali tra differenti strutture ospedaliere, con l’obiettivo di migliorare l’assistenza di tutti i malati affetti da sclerosi sistemica”. “In Piemonte -ha proseguito - sono circa un migliaio i pazienti colpiti da questa malattia: nella nostra regione è stata unicamente costituito tra il San Luigi Gonzaga di Orbassano, il Mauriziano e la Città della Salute un “Gruppo Malattie Rare”, al cui interno vi è una identificazione della Sclerodermia con un Piano Diagnostico Terapeutico Aziendale (PDTA), nel quale confluiscono le unità operative che seguono i pazienti sclerodermici”.
“La nostra Regione – ha replicato Icardi - è stata la prima in Italia a riconoscere la sclerodermia come una malattia rara, con esenzione dei ticket. L’assessorato alla Sanità aveva attivato, prima dell’emergenza Covid , un tavolo per produrre un percorso consono con la nostra rete sanitaria per la cura di questa malattia”. “E’ necessario avere omogeneità di assistenza a livello regionale: ci stiamo lavorando con i gruppi, per elaborare un piano diagnostico terapeutico regionale” ha concluso l’esponente della giunta Cirio.