Politica - 08 agosto 2020, 19:16

Periferie, il Comune a caccia di nuove aree di aggregazione per sconfiggere il degrado con gli eventi

Nei luoghi individuati saranno predisposte specifiche misure per rumore e sicurezza e potrà essere azzerato il canone di suolo pubblico per le manifestazioni non a pagamento. Giusta: "Un modello di semplificazione e accompagnamento che può rispondere a tante necessità"

Eventi e aggregazione per "sfrattare" degrado ed emarginazione. E' questo il piano del Comune di Torino, che si propone di individuare nelle zone periferiche della città nuove aree pilota e un pacchetto di azioni che possano incoraggiare l’organizzazione di iniziative di animazione territoriale. E per dare una mano, prevede di intervenire per garantire sicurezza e tranquillità, da un lato, ma anche sostenibilità economica dall'altro.

E' quanto emerso dall'ultima riunione di giunta: l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di sperimentare modelli di rigenerazione socio culturali ed educativi, in particolare promuovendo attività  innovative con specifici radicamenti locali, soprattutto in aree della città in cui la crisi economica ha generato condizioni di maggiore fragilità sociale e marginalizzazione territoriale. 

"In queste stesse aree della città, tuttavia - dicono da Palazzo Civico - un variegato mondo associativo si è reso protagonista di una vera e propria rete socio-culturale che costruisce quotidianamente le condizioni per migliorare la qualità della vita delle abitanti e degli abitanti". 

Ma "negli ultimi anni si sono registrate sempre maggiori difficoltà a realizzare attività di animazione sociale, soprattutto all’aperto, in ragione delle norme più recenti in materia di sicurezza, che hanno infatti aumentato in modo considerevole le spese per l’organizzazione di eventi e iniziative. Ciò ha determinato una diminuzione di iniziative di animazione territoriale proprio in quelle aree della città dove la realizzazione di iniziative culturali e più in generale di animazione del territorio riveste sicuramente un interesse di carattere generale, come strumento di contrasto alla fragilità e alla marginalizzazione".

"Finalmente, dopo un importante lavoro di coordinamento interno, avviamo il percorso per la sperimentazione delle cosidette "zone franche" o meglio ZOT, zone occupate temporaneamente - spiega Marco Giusta, assessore comunale alle Periferie -. Ascoltando le difficoltà delle realtà associative, dei comitati civici, delle circoscrizioni nell'organizzazione di piccole o grandi manifestazioni in alcuni luoghi della città, abbiamo costruito un modello di semplificazione e accompagnamento che potrebbe rispondere alle necessità presentate. Questa prima delibera di proposta al consiglio consentirà l'abbattimento totale del canone di occupazione suolo pubblico, al fine di poter riequilibrare l'attrattività di alcune aree cittadine. Dopo l'approvazione in consiglio seguirà la seconda delibera che comprenderà l'elenco delle zone,  nello specifico 14 già identificate di concerto con i presidenti di circoscrizione alle quali potranno aggiungersene altre  in futuro (es cortile del maglio), con le ulteriori misure di semplificazione soprattutto in termini di sicurezza, deroga al rumore e oneri Siae. L'obiettivo quindi è di poter fruire di una città policentrica che consente spazi culturali di aggregazione alle proprie cittadine e cittadini durante tutto l'anno come sta avvenendo grazie a Torino a cielo aperto durante quest'estate".

 

Nelle aree che verranno individuate saranno predisposte specifiche misure in relazione alla sicurezza e al rumore e saranno delimitate. Inoltre, al fine di promuovere l’attrattività di tali spazi, si potrà prevedere l’azzeramento del canone di suolo pubblico per le manifestazioni e le iniziative per le quali non sia previsto l’ingresso a pagamento.

comunicato stampa