Attualità - 07 settembre 2020, 14:06

Caos Tundo, Tfr e stipendi in ritardo. Magliano attacca: “Il Comune non ha più il controllo”

L’assessore all’Istruzione Antonietta Di Martino replica: “Il 50% dei dipendenti l’ha ricevuto, l’azienda ci fa sapere che si metterà in regola entro ottobre”

L’inizio della scuola si avvicina e l’eterna diatriba Tundo si ripropone a Palazzo Civico. A sollevarla è il capogruppo dei Moderati, Silvio Magliano. L’accusa principale? Il mancato pagamento del Tfr per diversi dipendenti oggetto di un cambio d’appalto. 

Una situazione confermata dall’assessore all’Istruzione del Comune di Torino, Antonietta Di Martino:  “Siamo a conoscenza del fatto che ci siano stati ritardi, abbiamo richiamato l’impresa. Il pagamento non è negoziabile, pertanto ci siamo attivati per fornire spazio di confronto tra le parti. Tundo ha comunicato che il 50% ha ricevuto il Tfr, mentre alcuni l’hanno ricevuto due volte”. La risoluzione del problema, stando a quanto riportato dall’assessore, dovrebbe essere imminente: “Il mese di ottobre è stato indicato come tempistica ultima per provvedere”.

Da Di Martino arriva poi un monito: “Bisogna gestire le situazioni con fermezza ma prudenza”. Parole rivolte al capogruppo dei Moderati Silvio Magliano, che più volte aveva insinuato il dubbio che il bando fosse stato confezionato ad hoc su Tundo. Una narrazione non tollerata da Di Martino: “E’ un’accusa grave, che configura un reato. Gli uffici stanno valutando di chiederne ragione nelle sedi opportune. Di certo la Città ha fatto la sua parte per garantire un servizio efficiente”. 

Magliano, dal canto suo, continua a ribadirsi allarmato: “Sono preoccupato perché è Tundo che fa le regole, non più il Comune. Dal Tfr agli stipendi, passando per la gestione del servizio”. “E’ normale dare credito a questa ditta? Non sappiamo cosa accade” si chiede il capogruppo dei Moderati. Sulla questione bando poi, Magliano tira dritto e punta l’indice contro l’amministrazione: “Penso che il modo con cui è stata gestita la gara Tundo è stato un grande errore: è stato fatto di tutto per dare un servizio non di qualità”. 

Intanto, a sette giorni dalla ripresa a pieno del servizio scolastico, il capogruppo dei Moderati lancia l’allarme: “Alcuni lavoratori, in assenza del Tfr, potrebbero decidere di non portare i bimbi a scuola”.

Andrea Parisotto