Scuola e formazione - 07 settembre 2020, 10:33

Suona la campanella alla Nigra, primo giorno di scuola per 304 studenti: "Ci siamo organizzati così" [VIDEO]

Tra distanziamento in aula, misurazione della febbre e mascherine, così la scuola ha organizzato la ripresa delle lezioni in sicurezza

La prima campanella dell’anno, per 304 studenti della scuola Nigra, è suonata alle ore 9 di questa mattina, lunedì 7 settembre. Con una settimana d’anticipo rispetto alla maggioranza degli altri studenti torinesi, i ragazzi della prima media si sono seduti tra i banchi, rigorosamente a distanza di un metro l’uno dall’altro.

Non è un giorno come gli altri, non potrebbe essere altrimenti. “Tra sede e succursale, abbiamo aperto tutti gli ingressi e le uscite di sicurezza per dare la possibilità ai ragazzi di entrare scaglionati, a turno” spiega Maria Cristina Rosso, dirigente vicario della scuola Nigra.

All’ingresso nessun rilevamento della temperatura, almeno per il momento: "La legge prevede che siano i genitori a misurarla, noi non abbiamo ancora avuto l'autorizzazione a farlo". Questo non vuol dire che la scuola sia rimasta a guardare, anzi: "Abbiamo acquistato con i soldi del Ministero dei termoscanner che utilizzeremo in caso di dubbio con qualche bambino che non dovesse stare bene" racconta la dirigente.

Capitolo distanziamento: in ogni classe i banchi sono rigorosamente distanziati e sul pavimento vi è una segnaletica ben precisa. Un metro tra alunni, almeno due i metri che separano i ragazzi dalle loro insegnanti. Le mascherine vengono fatte portare da casa e utilizzate solo negli spazi comuni, non in aula. La Nigra le ha acquistate, ma aspetterà di capire di averne abbastanza per tutto l'anno prima di distribuirle.



Per quanto riguarda i servizi, gli studenti potranno andare durante la lezione e non nell'intervallo: l'afflusso durante la ricreazione creerebbe assembramenti difficili da gestire. La mensa invece, è stata posticipata a fine settembre / inizio ottobre: "E' affidata a un'associazione privata, ma stiamo valutando alcune cose. Di certo faremo due turni per evitare il sovraffollamento degli spazi".

Fermi al momento i laboratori: "Li abbiamo stoppati fino al secondo quadrimestre, dopo il primo avremo più indicazioni e capiremo come organizzarli" ribadisce Maria Cristina Rosso.

In ultimo, il rebus insegnanti: al momento non vi sono problemi relativi al personale. "Il preside è stato tempestivo ha dato tutte le disposizioni, le persone fragili dovranno dare indicazioni della loro condizione. Le richieste sono state inviate al medico competente, che dovrà valutare caso per caso". La scuola, tra mille difficoltà, prova a ripartire. 

Andrea Parisotto