Sarà un'edizione particolare, diversa dalle precedenti, ma con le intenzioni e l'energia di sempre, quella che, dall’11 settembre al 23 ottobre, vedrà il ritorno del festival Torinodanza, realizzato dal Teatro Stabile di Torino.
Una vera e propria testimonianza di partecipazione da parte degli artisti, che, in questo tempo di sospensione dovuta all’emergenza Covid, hanno anche immaginato opere "su misura", riadattandole ai tempi che corrono.
Dimitris Papaioannou, Sidi Larbi Cherkaoui, Hofesh Shechter e nuovi volti come Honji Wang e Sébastien Ramirez, Alan Lucien Øyen, Aurélien Bory, Shantala Shivalingappa saranno i protagonisti internazionali della rassegna. Accanto a questi, le “Signore della danza italiana” con nuove creazioni: Cristina Kristal Rizzo, Ambra Senatore, Silvia Gribaudi, Simona Bertozzi, a sostegno delle coreografie al femminile. Concludono il panorama coreografico italiano Marco Chenevier, Marco D’Agostin e un nuovo progetto, condiviso con lo Stabile che sostiene e promuove il talento di un teatro‐danza tutto da scoprire, quello di Alessio Maria Romano.
"Lo spirito che anima la programmazione di quest’anno - dichiara il direttore artistico Anna Cremonini - è quello di sostenere con decisione alcuni artisti italiani per contribuire alla resistenza del sistema e coinvolgere coreografi stranieri, amici del festival, perché la nostra manifestazione possa mantenere la propria vocazione internazionale. Il virus ha ridisegnato confini fisici e mentali, ma noi vogliamo mantenere aperta la strada del confronto dialettico tra esperienze, visioni, linguaggi".
L’inaugurazione è in programma venerdì 11 settembre 2020, alle ore 20.45, alle Fonderie Limone di Moncalieri (completamente open air). Sarà una vera e propria FESTA! affidata alla coreografa Silvia Gribaudi in collaborazione con Matteo Maffesanti: una forma di performance partecipativa in cui gesto, ironia, musica e immagini concorrono a creare momenti unici, elaborati site specific.
Il 14 settembre debutterà in prima nazionale, al Teatro Carignano, TOCCARE the White Dance di Cristina Kristal Rizzo. Una nuova produzione che si muove attraverso diverse linee d’ispirazione: il toccare inteso come gesto fisico distaccato alla ricerca di un sentire totale o l’esperienza della meditazione trascendentale. La danza si fonde all’unisono con Les Pièces de clavecin di Jean-Philippe Rameau elaborati dal compositore Ruggero Laganà.
Il 18 e 19 settembre il festival propone una serata mixed bill composta da due opere SINNERMAN e … AND CAROLYN del norvegese Alan Lucien Øyen, per la prima volta in Italia; da un breve e prezioso solo di Hofesh Shechter, un’inedita forma per un artista che ha fatto del lavoro con l’ensemble una costante ricerca nei ritmi e nell’energia delle forme. Partecipano alla serata anche Honji Wang e Sébastien Ramirez, strepitosa coppia coreana/tedesca/francese, ri-creatori di una forma di hip hop raffinata ed elegante con AP15.
In prima assoluta, il 22 e 23 settembre, e in gemellaggio con il Festival Aperto di Reggio Emilia, il coreografo e performer greco Dimitris Papaioannou presenterà in esclusiva per l’Italia il suo nuovo lavoro, A NEW IN-BETWEEN PROJECT. Un’installazione site specific all’interno di due teatri storici, il Carignano di Torino e il Valli emiliano.
Simona Bertozzi insieme a NEXT, quartetto d’archi torinese, presenta, in prima nazionale alle Fonderie Limone di Moncalieri il 2 e il 3 ottobre, TRA LE LINEE, uno spettacolo in cui le azioni coreografiche si innestano sulle composizioni di Ludwig van Beethoven e Wolfgang Rihm.
Marco D’Agostin propone in anteprima italiana, il 7 e l’8 ottobre, BEST REGARDS, una dedica speciale all’artista inglese Nigel Charnock, prematuramente scomparso e fondatore di DV8 Phisical Theatre.
Alessio Maria Romano (Leona d'Argento 2020) esplora in BYE BYE il senso e il significato della censura: autocensura, lecito/non lecito, libertà/condizionamento, coprire, nascondere, vergogna, bellezza. Tòpoi dei nostri tempi sviscerati sui corpi di quattro giovani danzatori e una figura più matura.
Dopo laboratori, residenze in quota e uno studio sul Purgatorio, Marco Chenevier arriva quest'anno al debutto di Paradiso, un esercizio tra il gioco e l’estasi che condensa i caratteri prosaici della sua danza, il 16 e il 17 ottobre.
Ambra Senatore presenterà, in prima nazionale, QUATUOR, dieci anni dopo la creazione del suo primo pezzo di gruppo, Passo. Con Caterina Basso, Matteo Ceccarelli e Claudia Catarzi, si affronterà la questione delle scelte che ogni individuo è portato a fare di fronte e in mezzo a un gruppo.
Infine, arriverà finalmente a Torinodanza Shantala Shivalingappa, la straordinaria danzatrice e attrice di origine indiana nota per essere stata protagonista di memorabili produzioni di Peter Brook e Pina Bausch. aSH (la contrazione di A Shantala) è una dedica a lei, espressa da Aurélien Bory. Lo spettacolo andrà in scena alle Fonderie Limone il 22 e il 23 ottobre.