- 10 luglio 2019, 06:05

Pirlo, Gattuso e Inzaghi: i ragazzi meravigliosi di Braida

La serie A in partenza vedrà tre recenti ex calciatori con una lunga storia al Milan sedere su tre panchine.

Pirlo, Gattuso e Inzaghi: i ragazzi meravigliosi di Braida

Il calcio si è fermato davvero per poche settimane e nell'ultimo fine settimana d'estate la Serie A ricomincia con la certezza che la Juve secondo tutte le scommesse calcio è ancora la favorita numero 1 per lo scudetto (sarebbe il decimo consecutivo) mentre il Toro è tutto ancora da decifrare con l'ovvia curiosità per comprendere se Giampaolo riuscirà a plasmare la squadra secondo il suo modo di vedere il calcio.

La serie A in partenza vedrà anche tre recenti ex calciatori con una lunga storia al Milan sedere su tre panchine. Stiamo ovviamente parlando di Andrea Pirlo, Gennaro Gattuso e Pippo Inzaghi. Per parlare di loro e di molto altro, il Blog l'Insider ha realizzato una video intervista con uno dei dirigenti di calcio più preparati e vincenti d'Europa e che ha legato il suo nome alla società rossonera per tantissimi anni: Ariedo Braida.

L'ex di Milan e Barcellona parla dei tre come "dei ragazzi meravigliosi". Le prime parole sono per Pirlo che farà il suo debutto da allenatore su una panchina così importante come quella della Juve. Braida afferma che l'ex centrocampista da calciatore era già un allenatore in gamba e pur essendo una grande responsabilità la panchina della Juve, si dice sicuro che Pirlo vincerà la sua sfida anche perché "Andrea è uno che parla poco ma lavora tanto".

Passiamo poi a Gennaro Gattuso. Braida arriva a dire che "Genny aveva le stigmate dell'allenatore", ricordando poi gli inizi non certo semplici della sua carriera da allenatore che a Napoli invece ha preso la svolta giusta con la prestigiosa vittoria della Coppa Italia avvenuta lo scorso giugno e che rappresenta il suo primo trofeo nella carriera da mister.

Anche il terzo dei ragazzi meravigliosi sembra aver trovato la giusta dimensione sempre in Campania, a Benevento per l'esattezza. Filippo Inzaghi ha conosciuto molte difficoltà inizialmente da tecnico ma dopo la promozione da record in Serie B, spera di fare bene anche nella massima categoria. Braida, con l'onesta intellettuale che da sempre lo contraddistingue, afferma che dei tre "era quello sul campo che meno dava l'idea di poter diventare allenatore" ma che poi con impegno e costanza sta ottenendo i suoi giusti riconoscimenti.

Il discorso va poi sul Milan e a Braida non possono che illuminarsi gli occhi parlando della società rossonera da sempre una valida scuola di calcio. Da Nereo Rocco, passando per Nils Liedholm, Arrigo Sacchi, Fabio Capello e fino a Carlo Ancelotti, a Milanello i giocatori che entravano, avevano modo di fare un incredibile step evolutivo nella loro concezione di tecniche, tattiche e team building.

Sul Milan di oggi, quello allenato da Stefano Pioli, Braida ha ottime sensazioni: dopo la passata stagione finita in crescendo, ora la società ha garantito al tecnico degli innesti molti importanti a cominciare da Sandro Tonali, considerato uno dei giovani italiani più di talento dell'attuale panorama nazionale. Braida non sa dire dove può arrivare questo Milan ma è certo che potrà fare molto bene sia in italia che in Europa League dove recentemente ha passato la prima fase eliminatoria.

Richy Garino

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