Il Covid torna a fare paura a un settore già messo in ginocchio dalla pandemia, quello alberghiero. A Torino, per mitigare gli effetti della crisi economica, il Comune ha deciso di sospendere la tassa di soggiorno fino a fine anno.
Non tutti gli albergatori però sembrano aver recepito il provvedimento: si spiegano così le decine di versamenti pervenuti erroneamente nelle casse del Comune di Torino nelle scorse settimane, seppure non dovuti. Non si parla di cifre mirabolanti, anzi: la somma versata è piuttosto esigua, circa 200 euro e verrà rimborsata da Soris nelle prossime settimane, assicurano da Palazzo Civico.
Molto spesso, come spiegato dagli uffici, si tratta di “versamenti riferiti a prenotazioni effettuate prima della delibera che ha portato all’esenzione del pagamento della tassa di soggiorno, mentre in qualche occasione si tratta di distrazioni degli albergatori”.
Al fine di evitare ulteriori errori, la volontà dell’assessore al Commercio Alberto Sacco è quella di intensificare ancora di più la comunicazione del provvedimento: “Una volta approvata la delibera, noi abbiamo provveduto a comunicare l’esenzione agli albergatori in ogni modo: con comunicati, mail specifiche alle singole strutture e contattando le associazioni di categoria”. “Sono però convinto - ha concluso Sacco - che a questo punto sia necessario pubblicizzare di più l’esenzione dell’imposta di soggiorno: la Città ha scelto di rinunciare a un incasso, ma il provvedimento deve essere utile a tutti”.