Politica - 13 ottobre 2020, 15:27

Niente Appendino-bis, i Moderati: "Scelta giusta". Iv: "Serve una svolta". Pd all'attacco: "Cinque anni fallimentari"

Portas sulla non ricandidatura della sindaca: "Ha fatto un danno dopo l'altro". Ricca: "Ricostruiamo la Torino dei sì". Lo Russo: "Appendino è uno Schettino in salsa sabauda: abbandona la nave che ha portato a sbattere sugli scogli"

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, non si ricandiderà per la poltrona di primo cittadino. Lo ha annuncito lei stessa con una diretta Facebook. Immediate le reazioni politiche.

"L'annuncio di Appendino di non volersi ricandidare, certa di venire sconfitta nel 2021, ricorda la favola della volpe e l'uva e non ci sorprende affatto. Una sorta di comandante Schettino in salsa sabauda che abbandona la nave che ha portato a sbattere sugli scogli", il duro attacco di Stefano Lo Russo (Pd). "Cinque anni di fallimenti e una Città più in difficoltà di prima che ormai conta i giorni che la separano per l'avvio di una nuova fase e la chiusura definitiva dell'esperienza fallimentare del M5S. Tocca al centrosinistra adesso mettere in campo un progetto di Città forte e credibile con cui presentarsi ai torinesi. Un progetto che, anche a partire dagli errori del passato, possa tornare a mettere in moto Torino".

"Apprendiamo che Appendino non si ricandiderà nel 2021. Tra le ragioni di tale scelta, la sindaca ha messo la condanna per il caso Ream, giunta pochi giorni fa. Noi siamo garantisti e lo siamo sempre stati, per questo non ci soffermiamo sulla condanna", ha detto invece Mimmo Portas per i Moderati. "Crediamo però che la scelta sia giusta per Torino e per i torinesi per ragioni di buon senso e di amore nei confronti della città. La Giunta Appendino ha fallito, non ha saputo amministrare e ha fatto un danno dopo l’altro. Torino soffre, ma chiede di tornare a crescere, a splendere, e per questo servirà discontinuità netta".

"Accogliamo con favore il passo indietro di Appendino", ha poi commentato Davide Ricca (Italia Viva). "Gli anni della sua amministrazione sono una pagina che Torino deve archiviare. Ora pensiamo a costruire una proposta per la città che sappia far dire a Torino quei sì che sono mancati in questi anni: Olimpiadi, investimenti sulle periferie, Tav, imprese e sviluppo".

"Il cambiamento invocato da Appendino si chiama collasso, quello a cui lei ci ha condannato e che auguriamo Torino si lasci alle spalle. Basta pantomime, la verità è che Appendino non si ricandida perche’ questa è l’unica strada possibile per tentare un’alleanza tra Pd e cinque stelle anche sotto la Mole che altrimenti sarebbe impossibile". Sono le parole di Augusta Montaruli, parlamentare di Fratelli d'Italia.

Sarcastico l'assessore regionale Maurizio Marrone (FdI), che commenta il video con cui Appendino ha dato l'annuncio: "Tanta fantasiosa retorica autocelebrativa e basta: un commiato coerente con i suoi cinque anni da sindaco, buono solo per social addomesticati. Neanche una parola sulle peggiori ferite per la Città di questi anni, dalla tragedia di piazza San Carlo alle Olimpiadi invernali perdute".

"Annunciando l'indisponibilità ad un secondo mandato da Sindaca, Chiara Appendino certifica oggi il fallimento totale della sua Giunta e delle promesse mancate con le quali ha preso in giro per 4 anni i Torinesi, a partire dalla campagna elettorale del 2016", scrivono invece i rappresentanti torinesi di Azione. "Si chiude così un periodo buio per la Città. Azione c'è e ci sarà per ripartire".

Intanto Igor Boni di Radicai+Europa ne approfitta per chiedere le primarie nel Centrosinistra. "Sono la conseguenza più logica dopo la non ricandidatura di Appendino".

 

 

redazione