Il sistema sanitario piemontese è sotto stress causa pandemia. Questa condizione non è di certo una novità, ma il grande sforzo profuso per affrontare l’emergenza rischia di ripercuotersi sugli altri servizi sanitari territoriale.
E’ il caso dell’ambulatorio di via Anglesio 29, nel quartiere Barca e Bertolla. Se lo scorso febbraio era stata annunciata la volontà di tenerlo aperto, ristrutturarlo e ampliarlo in termini di servizi, questo percorso si è “arenato” causa pandemia. Ad ammetterlo è Carlo Picco, commissario dell’Asl di Torino: “Non abbiamo potuto dare priorità a questo progetto che non è abbandonato, ma fino alla fine dell’emergenza è congelato”.
Le attenzioni, al momento, sono tutte rivolte alla gestione dell’emergenza. Una situazione dovuta anche alle condizioni a dir poco preoccupanti della medicina territoriale: “Quando ho preso questo incarico, nel gennaio 2020, ho trovato una sanità territoriale sfilacciata” ha ribadito Picco. Anche secondo l’assessore ai servizi sociali Sonia Schellino nei prossimi anni “bisognerà lavorare per rafforzare la medicina territoriale”.
Quale futuro quindi per l’ambulatorio di via Anglesio? Il progetto rimane confermato: “C’è la nostra intenzione di riaprire l’ambulatorio di Barca e Bertolla, vogliamo puntare a dare sempre più servizi ai cittadini”, è la posizione dell’Asl. Per farlo, però, bisognerà aspettare che passi la pandemia.