Sanità - 27 ottobre 2020, 07:20

Coronavirus, Carlo Picco difende i medici dell'Asl Città di Torino: "Fatto un lavoro enorme nell'emergenza"

"Realizzati tutti i progetti previsti dal piano Arcuri che riguardavano l'implementazione dei posti letto di terapia intensiva, subintensiva e adeguamento dei Pronto Soccorso dei nostri ospedali"

Il Commissario Carlo Picco, di fronte a questa nuova ondata di coronavirus, ha voluto sottolineare "l'enorme lavoro svolto dall'ASL Città di Torino durante l'estate sia per attività di contrasto al Covid che per la ripresa e il recupero delle prestazioni ordinarie".

"Limitandoci al Covid, l'ASL ha messo a punto tutti i progetti previsti dal piano Arcuri che riguardavano l'implementazione dei posti letto di terapia intensiva, subintensiva e adeguamento dei Pronto Soccorso dei nostri 4 ospedali", ha precisato il dott. Picco. "Se fossimo stati supinamente ad attendere i ritardi non certo attribuibili all'Azienda o alla Regione, potremmo essere censurabili, ma ci siamo mossi autonomamente per ampliare la nostra offerta. In particolare all’Ospedale San Giovanni Bosco è stata riutilizzato al meglio il reparto di Oculistica ricondotto all'Ospedale Oftalmico, creando una nuova e moderna Oncologia (un nuovo Day Hospital Oncologico stato inaugurato recentemente anche all’Ospedale Maria Vittoria) e ricavando una nuova Terapia Intensiva Covid da 8 posti letto".

"Il rifacimento del blocco operatorio dell'Ospedale Oftalmico, i cui lavori (terminati) hanno impegnato tutta l'estate, ci permette di ricavare altri ulteriori 9 posti letto di terapia intensiva. Definita la chiusura del Covid Hospital OGR, Regione ed Azienda hanno deciso di poter trasferire questa esperienza stabilizzandola in un ospedale dedicato alle emergenze", ha aggiunto ancora Picco. "Partita a luglio la fase progettuale e realizzativa, i cantieri che procedono a ritmo frenetico 7 giorni su 7, come non si è mai visto nel pubblico, hanno permesso di aprire, secondo rigoroso cronoprogramna, i primi 40 posti letto su una progettualità di 80 comprensivi di 15 posti letto di sub intensiva e con la messa in campo di risorse di personale non indifferenti".

"Per quanto concerne i Pronti Soccorso, resisi conto dei ritardi del piano nazionale Arcuri, sono stati pianificati e avviati interventi edili alternativi su fondi aziendali in tutti e 3 i Dea che si concluderanno nei prossimi giorni e che mettono in sicurezza e in confort i percorsi di accesso e alcune aree limitrofe. Si sono trovate le energie per predisporre il nuovo atto aziendale che rafforza il ruolo di hub della nostra rete ospedaliera e il coordinamento del territorio".

"L'estate (parliamo sempre di 2 mesi) è stata caratterizzata dalla ristrutturazione in tempo record dell'ex ospedale Valdese per la realizzazione del D.I.R.M.E.I, che la Regione ha affidato all'ASLCittà di Torino, la sua attivazione in tempo record con tutte le linee operative, affidate a dirigenti dell'ASL, che ci ha permesso di mettere in sicurezza la regione negli approvvigionamenti di DPI per la scorta regionale, con uno sforzo immane per reperire magazzini adeguati dopo il mancato aiuto dell'esercito, cantierizzando anche aree dismesse di proprietà dell'ASL, di mettere sotto stretta osservazione le RSA regionali, di formulare un piano Laboratori che ci ha portato da una capacità massima regionale espressa in primavera di 5000 tamponi ad una di 11- 12 mila tamponi. E sono solo alcuni esempi del lavoro fatto al D.I.R.M.E.I. in 2 mesi", ha detto ancora il dott. Picco.

"Nell'estate abbiamo in 2 giorni realizzato l'hot spot dell'aeroporto di Caselle, modello organizzativo riconosciuto a livello nazionale, supportata l'attività dell'aeroporto di Malpensa, fatto partire gli hot spot scolastici e per i rientri
dall'estero. Nell'acuirsi dell'emergenza abbiamo inoltre individuato, contrattualizzato una serie di opzioni per avere una congrua disponibilità di posti letto a bassa intensità di cura, compreso un albergo di 40 camere, proprio per alleviare la pressione sull'area medica. Per quanto riguarda il personale, a livello regionale, sono attualmente in servizio (al 26/10/2020) 2.645 professionisti (tra medici, infermieri e altri profili) e 368 medici USCA".

"In particolare, nell'Asl Città di Torino, il personale è stato potenziato di 316 unità e di 113 medici USCA", ha concluso Picco. "L'Asl Città di Torino che nasce da pochi anni come aggregazione di aziende disomogenee ha trovato proprio nell'impegno di tutti, un impegno senza precedenti e commovente, per il quale posso solo ringraziare, una nuova unità e appartenenza”.

redazione