“No allo scontro sociale”. Dopo il polverone sollevato dalle dichiarazioni dell'assessore regionale alla sicurezza Fabrizio Ricca, intenzionato a chiudere definitivamente il Mercato del Libero Scambio di Via Carcano, a esprimersi sulla vicenda sono le Associazioni e i Comitati Riuniti di Porta Palazzo.
“In un momento come questo - fanno sapere – pensare di sottrarre a 1700 operatori un minimo di integrazione al loro inesistente o basso reddito rischia di innescare ingiustizie ai danni dei più fragili e reazioni sociali potenzialmente incontrollabili”. Il riferimento è ai dieci mesi di incertezze passati dalla delibera comunale di spostamento (dicembre 2018) all'effettivo trasloco del Libero Scambio verso l'ex magazzino delle pietre (ottobre 2019).
“Ipotizziamo - proseguono – qualcosa di già avvenuto, con l'occupazione abusiva che portò nell'area di Canale Molassi e del parcheggio di San Pietro in Vincoli una quantità di persone totalmente ingestibile, restia al rispetto di qualunque tipo di regola e vulnerabile alle influenze dell'area antagonista”.
I rappresentanti del gruppo, di cui fa parte anche l'Associazione Commercianti Balon, non si dichiarano contrari a priori sul superamento dell'attuale BalùGreen, ma chiedono maggiore cautela su tempi e modalità: “Ricondurre – concludono – una problematica così complessa a una questione di ordine pubblico rischia di indirizzare le tensioni sociali verso lo scontro con le istituzioni".
"Il mercato si trova, nei suoi vent'anni di attività, nel momento più ordinato e controllabile: per questo chiediamo che si rifletta con attenzione sull'effetto domino che si andrebbe a creare, occorrono pianificazione e progettualità”.