Una mano tesa oggi, per consentire di sopravvivere anche domani. In un grande momento di difficoltà causa pandemia, è un aiuto concreto quello che il Comune di Torino rivolge agli enti del terzo settore e alle associazioni impegnate sul territorio.
Tramite delibera di Giunta, infatti, Palazzo Civico ha deciso di abolire quasi del tutto (al 90%) il canone di concessione degli immobili appartenenti al Comune per le attività rimaste chiuse durante il lockdown. C'è di più: al fine di permettergli di proseguire nella loro attività, tanto importante per la rete sociale del territorio, è stata concessa loro la possibilità di dilazionare i pagamenti senza alcun interesse di mora.
Tra le parti più importanti dell'atto, vi è poi quella di riconoscere per il periodo della crisi, e cioè la dichiarazione d'emergenza del Governo, uno sconto del 30% del canone per tutte le realtà che dimostreranno numeri alla mano di aver avuto una flessione dei ricavi o di numero di eventi, attività, e iniziative.
"E' una delibera che apre enormi possibilità. Il Comune di Torino ha aperto la strada, inventando un percorso che prima non c'era" afferma soddisfatto l'assessore alle Periferie Marco Giusta.
Sforzi anche da parte delle Circoscrizioni: tutte, infatti, hanno attivato diverse modalità di agevolazione nei confronti di associazioni ed enti del terzo settore, prorogando la concessione senza procedere con nuovi bandi e sospendendo i canoni nei periodi di inattività totale.
"Una buona notizia: come da me richiesto, le Associazioni e gli Enti senza scopo di lucro attivi in spazi ottenuti in concessione dal Comune e colpiti dalla crisi da Covid-19 otterranno finalmente un supporto dall'Amministrazione", sottolinea Silvio Magliano dei Moderati. "Un risultato da me sollecitato con diverse richieste e che oggi accolgo con soddisfazione".