Sono iniziate lunedì 26 ottobre le riprese di Tutto qua, il nuovo film di Davide Ferrario prodotto da Lionello Cerri e Cristiana Mainardi; una produzione Lumière & Co. con Rai Cinema.
Il lavoro sul set, interamente allestito in Piemonte, durerà sei settimane, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
In questi giorni la troupe sta sostando in piazza Guido Gozzano, a lato del giardino Don Luigi Giussani, tra i quartieri Borgo Po e Madonna del Pilone. Diversi camion adibiti ai trasporti cinematografici saranno stabili almeno fino a giovedì 12 novembre.
Il film racconta la storia di un gruppo di amici, Neri Marcorè, Marco Paolini, Giovanni Storti e Giorgio Tirabassi, ciascuno con la propria vita, ma uniti da un autentico legame e dalla passione che li aveva fatti incontrare da giovani: la musica.
La colonna sonora è a cura di Mauro Pagani.
The Boys, questo il nome della band composta anni prima dai protagonisti, aveva avuto un grande successo con un disco negli anni Settanta. Nella loro routine, tra vicende amorose e familiari, irrompe una nuova possibilità per tornare al professionismo, ma dovranno fare i conti con i sogni e le ambizioni di un tempo e il mondo di oggi.
"Al di là del film in sé, iniziarne le riprese il 26 ottobre, primo giorno di quasi-lockdown, ha chiaramente un significato simbolico. Il cinema deve andare avanti: con tutte le precauzioni del caso, con il rispetto delle regole, con mascherine e tamponi... Ma non può fermarsi", dichiara Ferrario.
"I pericoli più immediati della pandemia sono ovviamente quelli che riguardano la salute e l’economia del paese. Ma c’è una minaccia più subdola: è quella di rubarci anche l’immaginario. Chiudendo cinema, teatri, sale da concerto e musei. Impedendo la nascita di nuove opere e di nuovi lavori. Noi, registi, attori, maestranze, non possiamo che accettare la sfida e andare avanti".