Economia e lavoro - 10 novembre 2020, 15:00

Perché Ripple potrebbe davvero trasferirsi in Giappone

Ripple, uno dei maggiori sistemi di scambio criptovalute al mondo, starebbe pensando in maniera più concreta di lasciare gli Stati Uniti d’America in cerca di una nuova sede.

Ripple, uno dei maggiori sistemi di scambio criptovalute al mondo, starebbe pensando in maniera più concreta di lasciare gli Stati Uniti d’America in cerca di una nuova sede.

È quando emerge da alcune dichiarazione del CEO di Ripple Brad Garlinghouse: la società sta cercando chiaramente nuovi spunti per rilanciare la sua criptovaluta, che nonostante la fiducia di molti investitori, stenta a decollare.

Chi volesse approfondire l'andamento sui mercati di Ripple qui trovi la quotazione ripple in tempo reale, oltre ad un'analisi redatta da alcuni dei migliori analisti finanziari in Italia.

Tornando al rumor che sta facendo parlarne non poco negli Stati Uniti, cerchiamo di capire quali sono le motivazioni di questa possibile iniziativa di Ripple e cosa potrebbe comportare per il mondo delle criptovalute.

Ripple in Giappone: possibilità concreta o rumors infondati?

L'ultimo decennio è stato un grande spartiacque per il modo in cui viene concepita una valuta. Le criptovalute hanno sconvolto il mondo, obbligando i più a capire se questo non sia davvero il futuro del sistema finanziario.

Ciò sembra ormai chiaro, ma è difficile capire con quali modalità e con che tempistiche, pertanto i grandi soggetti finanziari sono ancora restii ad accettare questi token virtuali.

Ripple, tra tutte, è forse l'unica criptovaluta inserita a livello ufficiale nel sistema finanziario, essendo adottata da diversi player come UniCredit, UBS e Banco Santander.

Purtroppo, non è tutto oro ciò che luccica, e la terza criptovaluta al mondo non sembra essere pienamente soddisfatta del suo sviluppo.

Tra i motivi, secondo il CEO Brad Garlinghouse, ci sarebbe l’arretratezza statunitense rispetto a queste nuove valute digitali, poiché il paese a stelle e strisce non si è ancora dotato di un quadro legislativo chiaro in cui società come la sua possano muoversi e progettare il proprio futuro.

La critica è molto piccata: Garlinghouse sostiene che la Cina si è mostrata molto più lungimirante rispetto a questi cambiamenti che avverranno con tempistiche anche più brevi di quel che si immagina.

Insomma, la situazione giuridica USA non sembra soddisfare il CEO di Ripple, che cercherebbe quindi una nuova casa.

I candidati comunque non mancherebbero: si è lungo parlato anche di paesi europei come Svizzera e Inghilterra, che tuttavia sarebbero stati recentemente scartati.

Sarebbe allora l'Asia il posto perfetto per far prosperare la criptovaluta, con il Giappone in testa data la collaborazione molto solida tra Ripple appunto e SBI Holding.

Ma quali sarebbero i vantaggi effettivi di questa svolta?

Ripple e la ricerca di autorevolezza

Ciò che sembra interessare più di ogni altra cosa ai vertici di Ripple è l'effettivo inserimento nel tessuto finanziario, ottenendo una posizione che ne Bitcoin ne Ethereum sembrano poter avvicinare.

Sappiamo che le criptovalute sono l’asset instabile per eccellenza, ma è proprio in questo che Ripple riesce a differenziarsi dalla concorrenza, ed è per questo che è già adottata da alcune banche ed enti ufficiali.

Proprio in Asia, e cioè in Giappone e Sud Corea, si stanno effettuando febbrilmente diversi studi per valutare la tecnologia blockchain di Ripple. Se i test si rivelassero positivi, l’inserimento di questa tecnologia nel tessuto finanziario significherebbe un risparmio del 30% sui costi per le transazioni.

Ripple sembrerebbe la candidata ottimale per questo ruolo, poiché non c’è dubbio che gli obiettivi iniziali di stabilità siano stati effettivamente mantenuti.

Rispetto alla più famosa Bitcoin ha un valore decisamente minore, tuttavia non si è mai resa vittima di fenomeni speculativi ad ampio respiro, ed è questo ad interessare agli enti ufficiali.

Certo, siamo solo agli albori di una rivoluzione che volenti o nolenti avverrà quasi per certo, e il vento sembrerebbe tirare proprio in favore di Ripple.