Politica - 13 novembre 2020, 15:05

Sanità, Frediani-Sacco (M5S): "Dai sindacati richieste giuste e di buonsenso"

"Le porteremo in Regione, serve subito un piano". E poi si chiede di difendere il diritto allo studio degli allievi, in questo periodo di dad

"Assunzioni, sicurezza, contratti. Sono richieste di assoluto buonsenso quelle avanzate oggi dalle organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori della sanità piemontese", sottolineano Francesca Frediani e Sean Sacco, Consiglieri regionali del M5S.

"La carenza di personale sanitario, la riduzione dei servizi per i cittadini, i minori investimenti nella sanità pubblica non sono certo novità dell'autunno 2020, da decenni la vecchia politica (destra e sinistra senza distinzioni) ha fatto a pezzi il sistema sanitario regionale. E la pessima gestione dell'attuale Giunta non fa certo eccezione. La pandemia ha messo in luce tutte le contraddizioni di un sistema malato, che da una parte investe in opere totalmente inutili e dall'altra taglia i fondi per servizi essenziali e fondamentali come la sanità ed assistenza". 

"Condividiamo le richieste avanzate dalle rappresentanze sindacali e le porteremo in Consiglio regionale. Dalla Giunta Cirio vogliamo subito un piano concreto per procedere rapidamente ad assunzioni a tempo indeterminato e garantire i dispositivi di sicurezza individuali ad operatori sanitari e lavoratori delle Rsa".

"Il protocollo che regola la didattica a distanza durante l'emergenza covid dovrebbe prevedere una forma di tutela per tutte le famiglie con figli costretti all’isolamento ma la cui classe studia ancora in presenza", fas poi notare la Frediani. "La vicenda della madre di Rosta a cui è stato dato risalto sui media è emblematica. Un figlio maggiore positivo, il minore negativo ma in isolamento da settimane mentre la sua classe continua con la didattica in presenza senza prevedere l'uso di strumenti per la formazione a distanza (a parte la buona volontà delle insegnanti)".

"Aver pensato soltanto a come garantire la scuola in presenza a tutti i costi ha generato un’ingiustizia ed ha portato a trascurare alcuni aspetti fondamentali come la garanzia ad una continuità didattica che non escluda alcuno studente.
Il diritto alla studio nella “nuova normalità” che ci ha imposto il virus non può essere assicurato senza comprendere l’importanza di considerare la cittadinanza digitale un diritto e quindi garantire la connessione e l’accesso ai dispositivi a tutti i cittadini fin dai primi livelli di istruzione".

"La scuola e le istituzioni non possono sottrarsi ad un ruolo di primo piano in questa sfida", conclude Frediani.

comunicato stampa