"Abbiamo presentato un'interrogazione al ministro Costa perché riteniamo che il blocco della circolazione imposto dal 17 novembre alla città di Torino e ad altri 26 comuni del Piemonte si fondi su valutazioni non complete. Da più parti, infatti, si deduce che l'innalzamento dei valori delle polveri sottili non sia da attribuire solamente all'inquinamento automobilistico, ma che a ciò concorrano anche il riscaldamento domestico, l'agricoltura e fattori climatici diversi". Così i senatori piemontesi della Lega firmatari dell'interrogazione Marzia Casolati, Roberta Ferrero, Giorgio Maria Bergesio, Enrico Montani e Cesare Pianasso.
"Riteniamo, poi, che con la necessità di distanza sociale, vietare l'uso delle autovetture sovraccaricando il trasporto pubblico non sia una adeguata soluzione. Costa la smetta di punire i territori. Si sforzi di individuare nuovi indicatori maggiormente attendibili per affrontare con successo la lotta all'inquinamento: è impensabile che a rimetterci siano sempre i cittadini".