Viabilità e trasporti - 19 novembre 2020, 07:00

Da corso Marconi alle nuove vie pedonali: Torino Mobilty Lab "rivoluziona" San Salvario

Un nuovo volto per corso Marconi, che vedrà cambiare completamente la viabilità, oltre alle scuole car free: il progetto, costato 400.000 euro, verrà presentato in Giunta entro fine anno

E' una vera e propria rivoluzione urbanistica e della viabilità quella che entro un anno cambierà completamente il volto di San Salvario e in particolare di corso Marconi. "Si tratta del del più grande intervento di urbanismo tattico della città" ha affermato con orgoglio l'assessore alla Mobilità Maria Lapietra, durante la presentazione dei progetti esecutivi degli interventi strutturali di Torino Mobility Lab.

Cuore pulsante del progetto è la trasformazione di corso Marconi: il viale centrale, interamente pedonale, verrà ampliato nel tratto tra Nizza e Madama Cristina, con istituzione del controviale ciclabile e limite di 20km/h su ambo i lati. Tra via Madama Cristina e corso Massimo D'Azeglio, invece, oltre all'istituzione di via ciclabile a 20 km/h sui due controviali si procederà alla riapertura veicolare del controviale lato scuola con posa di dossi in corrispondenza degli attraversamenti pedonali.

Come se non bastasse, su via Ormea verranno realizzate due banchine rialzate, in continuità con quella alberata e verranno tolte le auto dalle radici degli alberi, per permettere alle piante di respirare.

Il piano, che consiste in 400.000 euro di interventi che arriveranno in Giunta entro la fine del 2020, per poi essere realizzati entro il 2021, si pone come ambizioso obiettivo quello di privilegiare la mobilità sostenibile e la socialità, oltre che di ridurre le fonti di inquinamento, i rischi stradali e le barriere architettoniche.

Se la rivoluzione di corso Marconi è il fulcro del progetto, vi sono poi una serie di interventi più piccoli come le pedonalizzazioni di piazze e vie davanti alle scuole e nel quartiere San Salvario (via Lugaro, via Bidone, via Giacosa, via Valperga Caluso e corso Principe Tommaso e via Lombroso), oltre alle velo stazione di via Nizza.

Una volta terminato Torino Mobility Lab, San Salvario si troverà a fare i conti con una  nuova gerarchia stradale che vedrà come priorità la mobilità sostenibile. Un'ipotesi che non convince pienamente il tessuto commerciale del quartiere: il progetto, infatti, non ha riscontrato il favore dei commercianti, che hanno riservato diverse critiche rispetto al percorso intrapreso dalla città.

Andrea Parisotto