“Due giorni fa – ricorda Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte – ho chiesto pubblicamente conto se tutti i conviventi e i contatti stretti delle oltre 71 mila persone in isolamento domiciliare siano state raggiunte dal Sisp e da un provvedimento di quarantena domiciliare che vietasse loro di uscire dal loro domicilio per l’intera durata del periodo di incubazione del virus, anche senza aver effettuato il tampone. È un provvedimento necessario per evitare che il virus esca dalle case dei contagiati e prosegua indisturbato la sua corsa ma anche, banalmente, per potersi assentare dal luogo di lavoro".
"Eppure, come con il numero quotidiano dei decessi, forse ci stiamo talmente tanto abituando ai malfunzionamenti della nostra gestione sanitaria regionale – prosegue Grimaldi – che nessuno ha ritenuto necessario rispondere alla nostra domanda, ma qualcuno quella denuncia l’ha letta e si è adoperato”.
“Nelle ultime 24 ore stiamo ricevendo centinaia di segnalazioni che ci testimoniano come, tutto d’un tratto, ieri siano partite ed arrivate a destinazione migliaia di mail contenenti provvedimenti di quarantena che, evidentemente, erano ferme da giorni. Tra queste, incidentalmente e con un retrogusto ironico, ci sono anche alcune lettere – come quella qui sotto – che arrivano quando il periodo di quarantena è già finito. Il rischio che queste persone che dovrebbero stare a casa possano uscire e, in alcuni casi del tutto inconsapevolmente, propagare il contagio è il pericolo che i Sisp dovrebbero evitare: è evidente che la seconda ondata ha travolto anche loro".
"Cirio – conclude Grimaldi – dovrebbe smettere di andare in tv a lamentarsi, e chiedere invece a uno qualunque delle molte persone che ha messo nella sua lunghissima catena di comando di potenziare i Sisp”.