Attualità - 11 dicembre 2020, 07:47

Il futuro dell'ex Cinema Arlecchino allarma i commercianti di via San Secondo: "Non ci serve un nuovo discount"

La decisione per la riqualificazione dell'intero immobile ora spetta al consiglio comunale, che dovrà approvare o meno la delibera

Se nel piano terra dell'ex Cinema Arlecchino in corso Sommelier debba sorgere o meno un supermercato, a deciderlo sarà il consiglio comunale mediante delibera. E' quanto stabilito dall'assessore all'urbanistica Antonino Iaria durante la commissione di ieri sul futuro dell'immobile da anni dismesso; una questione rimasta in sospeso dal 2017 circa e già oggetto di diversi rimpalli tra la proprietà (Gep Srl) e Palazzo Civico. Ma, dopo il ricorso al Tar presentato dalla stessa società, ora la Città è costretta a esprimersi in tempi rapidi.

Il progetto di riqualificazione dell'edificio prevede la realizzazione di un discount in una superficie di 540 metri quadri (sui circa 1900 totali). Altri locali saranno invece destinati ad attività del terziario e uffici privati, la galleria diventerà una sala polivalente a disposizione della città gratuitamente per 200 giorni l'anno, mentre l'area esterna uno spazio verde con copertura.

"Tre anni fa - racconta Antonio Casnati, della Gep - abbiamo constatato lo stato di degrado dell’immobile, e l'attuale aggravarsi della crisi del mondo dello spettacolo ha acuito le criticità già presenti. Il cambio di destinazione d'uso si è reso quindi necessario. Anche la sala da ballo, da febbraio, ha chiuso temporaneamente per l'emergenza Covid. Risulta quindi inverosimile un nuovo sviluppo in ambito cinematografico, ora come in futuro".

"La struttura di vendita riporterebbe in una zona abbandonata quei consumatori - prosegue - che ora si stanno rivolgendo a realtà commerciali esterne al quartiere o anche all’ambito cittadino. E pensiamo anche al fattore occupazionale: il supermercato darebbe lavoro fino a sette persone in un momento difficile". 

Ma chi vive quotidianamente quel territorio la pensa diversamente. "La proposta del discount non è mai stata ben accolta dagli abitanti", conferma il presidente della Circoscrizione 1 Massimo Guerrini. "Occorre quindi valutarne meglio l'impatto sul quartiere".

"Per salvare una società in crisi - aggiunge Alfredo Orto, presidente dell'associazione di via Borgo San Secondo - non bisogna metterne a rischio tante altre. Un nuovo supermercato per i commercianti nei dintorni è un problema, non ce n'è bisogno, non è una priorità. Abbiamo almeno 30-40 attività a gestione familiare, vanno tutelate".

Anche dalle frange politiche si levano i primi commenti. Totalmente contrati i Moderati in consiglio comunale: "Quei metri quadri dell'ex Cinema Arlecchino dovrebbero piuttosto tornare nella disponibilità della cittadinanza, per una destinazione d'uso sensata utile e condivisa - afferma il capogruppo Silvio Magliano -. Proteggiamo il tessuto commerciale di vicinato da questo ennesimo affronto. Invito la giunta a contare quanti siano già attualmente i supermercati attivi nel raggio di poche centinaia di metri, alcuni dei quali, a pochi isolati di distanza, fattore e ricettacolo di degrado. L'intento di questa amministrazione è evidentemente battere tutti i record in termini di nuove aperture di  piattaforme commerciali".

Manuela Marascio