Fornire una prospettiva in grado di affrontare le incertezze: è questo l'obiettivo principale del Piano di Sviluppo Locale dei quartieri Aurora Rossini e Valdocco, presentato dalla Circoscrizione 7 di Torino. Il documento è nato dalla collaborazione con diversi altri enti appartenenti al mondo dell'imprenditoria, della cultura, dell'istruzione, dell'associazionismo e della cooperazione.
Il Piano intende agire in cinque 'poli d'interesse': riqualificazione e rigenerazione urbana, economie di prossimità, produzione intelligente ed economia della collaborazione con innovazione tecnologica e riutilizzo degli spazi dismessi, popolazione, abitazioni ed integrazione sociale, inclusione, solidarietà e servizi di comunità.
Lo spazio urbano
Una grossa fetta degli interventi riguarda uno spazio urbano idealmente connesso con Borgo Dora e Porta Palazzo, anche grazie al progetto ToNite: in Aurora, ad esempio, si auspica la creazione di un viale alberato su corso Vercelli unito a una pedonalizzazione dello stesso da corso Emilia e lungo Dora Napoli. A questo si aggiungerebbero la rigenerazione dell'ex trincerino come asse per la mobilità attiva, la riqualificazione di vie e giardini circostanti con l'annessa predisposizione di una grande area per il tempo libero del quartiere con l'inclusione di scuole e impianti sportivi.
Il commercio
Il secondo focus verte, invece, sul sostegno e la diversificazione delle attività commerciali attraverso la mappatura dei locali chiusi, il loro riutilizzo, la sperimentazione di incentivi e agevolazioni contrattuali, l'apertura di uno 'Sportello imprese Aurora' e di una 'Agenzia per lo sviluppo locale di Aurora'. La contemporanea sinergia tra imprese e associazioni attraverso patti di collaborazione e altre modalità viene anche indicata come utile per la sostenibilità sociale.
Rigenerazione urbana
Uno dei problemi storici delle zone in questione, inoltre, riguarda la presenza di ex strutture industriali e sanitarie chiuse e abbandonate come le OGM, l'Astanteria Martini e l'ospedale Maria Adelaide: per loro è prevista una valorizzazione grazie allo sviluppo tecnologico, all'imprenditoria innovativa e all'insediamento di attività artigianali e di servizi decentrati in grado di rispondere ai bisogni del territorio.
Persone al centro
Grande attenzione, infine, è dedicata ai cittadini e alla loro convivenza: nelle intenzioni del Piano, infatti, c'è la creazione di un 'mix sociale' in grado di unire residenti storici, famiglie in difficoltà e nuovi arrivati (tra cui gli studenti, attirati dall'ampia offerta formativa e dalle residenze di nuova costruzione) attraverso prezzi calmierati, sgravi fiscali per proprietari e forme di co-abitazione solidale. A condire il tutto, un costante confronto tra realtà associative e il sostegno al dialogo interreligioso e interculturale con la creazione di una Casa delle Religioni grazie alla collaborazione con il Comitato Interfedi.