“Una bevanda calda è sempre utile, ma abbiamo pensato che ci sono persone che hanno bisogno anche di un piatto caldo oppure di un semplice panino e quindi abbiamo lanciato questa iniziativa”. Daniel Druetta, titolare assieme a Erith Balestrieri del bar ‘L’ora di punta’ di piazza della Libertà a Torre Pellice, spiega come la tradizione napoletana del caffè sospeso da loro venga adattata a questo momento di crisi.
“I nostri clienti possono lasciare sia un caffè, un’altra bevanda o direttamente un piatto in sospeso – racconta Druetta –. Ma anche chi lascia un caffè, sa che questo, assieme ad altri caffè, potrà diventare del cibo per chi ne ha bisogno”.
I due giovani titolari si sono accorti di come la crisi stia mordendo anche in vallata e che ci sono sempre più persone che hanno bisogno di un aiuto. Spesso però è difficile vincere la vergogna di venirlo a chiedere: “Non c’è bisogno di vergognarsi, chiedere non vuol dire venire discriminati, in questo momento è importante darsi una mano”. Intanto i due baristi hanno già raccolto una ventina di euro di ‘sospesi’ in pochi giorni: “Volevamo partire a inizio gennaio, ma c’è chi ha aderito subito, giusto mezz’ora dopo che abbiamo messo il cartello che presentava l’iniziativa”.
Qualora le bevande o i pasti sospesi non venissero usufruiti tutti, Druetta e Balestrieri hanno già in mente un’idea: “Siccome andremo avanti per tutto il 2021, il prossimo Natale potremmo donare dei pasti a persone che hanno bisogno, in collaborazione con enti o associazioni”.