Due mesi di tempo guadagnati e ulteriori interessi da parte di potenziali nuovi compratori. E' quanto emerso dalla nuova tappa tra Torino e Lecce per la vicenda della Alcar Industrie, una vertenza che vede uno degli stabilimenti coinvolti proprio a Vaie e che nella giornata di oggi ha visto il secondo incontro con il Mise (sempre in modalità remota) per fare il punto della situazione - oltre che con i sindacati Fiom Cgil e Fim Cisl e le rsu - con i funzionari del ministero, i rappresentanti della procedura concorsuale e i rappresentanti di Regioni e prefetture di riferimento.
La prima novità riguarda il calendario: la scadenza del concordato preventivo fissata per il 14 gennaio è stata infatti prorogata del tribunale di Lecce fino al 15 marzo 2021. E nel frattempo sono proseguiti gli approfondimenti con l'azienda che aveva manifestato interesse per il sito di Vaie, mentre nuove manifestazioni di interesse sembrano coinvolgere il sito di Lecce. "Tutti gli interessamenti giunti sino ad oggi sono al vaglio della procedura Concorsuale e in uno stato di approfondimento avanzato - dicono i rappresentanti dei lavoratori -. La procedura ha comunicato che il rapporto con i clienti finali di Alcar Industrie sono costanti per garantire continuità lavorativa. Abbiamo ribadito la nostra disponibilità ad entrare nel merito del confronto con i potenziali acquirenti, specificando che l'obbiettivo principale rimane quello di salvaguardare l'intero perimetro aziendale e occupazionale".
Intanto il tavolo istituzionale proseguirà, sotto la regia del MISE, con un approfondimento tecnico/istituzionale ristretto, che sarà seguito da successivi incontri plenari.
“Da questo incontro sono emersi alcuni punti positivi, come la proroga del concordato e la presenza di ulteriori manifestazioni d'interessamento - dicono Rocco Cutrì di Fim Cisl e Antonino Inserra, di Fiom Cgil -, elementi che possono aiutare a ricercare una soluzione alla complicata vertenza Alcar Industrie".
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