Otto nuove pietre d'inciampo per ricordare le vittime della deportazione a Torino. Il Museo diffuso della Resistenza – in collaborazione con la Comunità Ebraica, l’Aned e il Goethe Institut Turin – per il settimo anno portano in città gli Stolpersteine dell'artista tedesco Gunter Demnig, che, non potendo spostarsi a causa dell'emergenza Covid, ha fatto recapitare un paio di giorni fa le sue opere.
Salgono così a 122 le pietre presenti sul territorio cittadino. Piccole targhe di ottone incastonate su cubetti di cemento, che vengono poi incassati nel selciato di fronte all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima. Ogni targa riporta “Qui abitava…”, il nome del defunto, data e luogo di nascita e di morte/scomparsa. In tutta Europa sono state posate più di 80mila pietre.
Le installazioni avverranno mercoledì 27 gennaio in sei differenti luoghi: alle 9.30 in corso Vercelli 121 per Giovanni Vittone, alle 10 in via Bava 43 per Orazio Viana, alle 10.30 in via Campana 19 per Elena Basevi, alle 11 in corso Matteotti 53 per Luigi Jona, alle 11.30 in via Cibrario 104 per Cesare e Giovammo Arnoffi. Infine, alle ore 15 in corso Regina Margherita 128, in occasione dell’installazione delle pietre dedicate a Francesco Aime e Giovanni Bricco, avrà luogo la cerimonia pubblica alla presenza delle istituzioni e degli enti promotori.
Per l’edizione 2021, il Museo ha realizzato un contributo video dedicato al progetto, che sarà offerto in anteprima sul canale YouTube del Museo dalle ore 19 di oggi, mercoledì 20 gennaio, al link: www.youtube.com/user/DIFFUSO2003
Nel rispetto delle normative sanitarie per il contenimento del rischio di contagio, quest’anno non sarà incoraggiata la presenza della cittadinanza e delle scuole, onde scongiurare assembramenti. L’evento sarà però documentato e il video sarà disponibile in anteprima a partire dalle ore 19 del 27 gennaio sul medesimo canale.
Come gli scorsi anni, gli studenti e le studentesse di dieci istituti scolastici torinesi (secondarie di primo e secondo grado) sono stati coinvolti attivamente in un percorso didattico realizzato dal Museo in collaborazione con l’Istoreto e l’ANCR la cui conclusione è prevista nel mese di febbraio, con la realizzazione di eventi pubblici offerti in modalità telematica. Anche per questa edizione il percorso didattico ha il sostegno del Polo del ’900 come progetto integrato di didattica.