Sì alle primarie, unico strumento possibile per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra. Igor Boni prova a riportare ordine nel caos in cui sembra caduta la coalizione: l'appello è quello di smetterla di litigare sui social e sui media, abbracciando l'idea di utilizzare le primarie miste (online e in presenza) per scegliere la figura che dovrà guidare la coalizione in vista delle elezioni amministrative di Torino 2021.
"Riteniamo che nella difficoltà a trovare un candidato, quello sia l'unico strumento per tenere insieme una coalizione variegata" ha affermato Boni durante una conferenza stampa svoltasi nelle sede Adelaide Aglietta e in streaming. Per il leader dei Radicali, la cui candidatura è sostenuta anche da + Europa, accantonare le primarie vorrebbe dire ridiscutere i presupposti che attualmente legano la coalizione. Tradotto: non è detto che, se la scelta del candidato fosse del Pd, Boni e i partiti che lo sostengono attualmente si allineino alla proposta del partito maggiore e supportino il candidato.
Per evitare una frattura, Boni invita quindi la coalizione a parlare di temi per il rilancio di Torino: "Basta polemiche, il nostro slogan è Connessa. Umana. Sostenibile". Il programma del candidato dei Radicali, d'altra parte, è cosa nota perché depositato da più di un mese: potenziamento della metropolitana, sinergia con la i paesi della Città Metropolitana e Milano, e spinta green, oltre a un coinvolgimento dei cittadini tramite i referendum consuntivi.
"Il Pd si è incartato, la notizia che Bologna e Roma vadano alle primarie ha creato imbarazzo a Torino. Qui c'è chi le aveva osteggiate: è evidente che si possono fare, l'epidemia è in fase di stallo e le vaccinazioni sono in corso. In zona gialla e zona arancione le primarie si possono fare tranquillamente, evitando gli assembramenti" è la posizione di Silvio Viale, che ha invitato la coalizione a pensare anche a Boni come candidato del centrosinistra.