Attualità - 03 febbraio 2021, 11:08

Percorrere via Nizza tra buche e camion in doppia fila: per i commercianti è ancora "no" [FOTO]

Traffico scorrevole, fino a piazza Carducci, ma non mancano episodi di malasosta. Fino a piazza Bengasi dominano le buche: e Infra.To non si occuperà della manutenzione, finiti i lavori per la metro

Il primo tratto di via Nizza riqualificato

Hanno documentato con delle foto, per tre giorni consecutivi, la malasosta degli autotrasportatori lungo il nuovo asse di via Nizza, a fine gennaio. Un appuntamento quotidiano tra residenti e commercianti, affacciati sul tratto viario riqualificato (da porta Nuova a piazza Carducci), e i camion che si fermano in doppia fila per il carico/scarico merci. "Abbiamo abolito la seconda fila di auto. Sì, ma quella dei camion?". Così l'Associazione Via Nizza E'-Vviva, spettatrice privilegiata del lungo iter di restyling che, lo scorso ottobre, ha portato finalmente all'inaugurazione dell'ultimo tratto di pista ciclabile realizzato all'interno del progetto Pon Metro. "Questa è la situazione di ogni giorno, in tutte le ore del giorno", denunciano gli esercenti, a fronte di un perpetrato cattivo utilizzo delle corsie, suddivise tra mobilità dolce e a quattro ruote (con 3,5 metri di carreggiata disponibili).

Nonostante il traffico risulti tendenzialmente scorrevole, percorrendo via Nizza in automobile e in tarda mattinata, nei giorni feriali, episodi del genere si ripetono frequentemente. E sembra vigere l'impunità, stando alle osservazioni dei negozianti stessi. I quali si sono nuovamente rivolti all'assessora alla mobilità Maria Lapietra avanzando alcune delle richieste già presentate nel 2019.

"Rispetto al progetto originario - spiegano da Via Nizza E'-Viva -, solo i percorsi ciclabili si possono dire completati più o meno come previsto, mentre molte altre opere o non sono state realizzate, o sono state realizzate in maniera sommaria o incompleta". In particolare, si lamenta il mancato rifacimento di tutti i marciapiedi ammalorati (8 mila mq), la carenza di elementi di arredo, la persistente pericolosità delle svolte da via Nizza alle piccole traverse di San Salvario e l'ingresso e l'uscita dai passi carrai, dove "l'angolo cieco non permette l'individuazione delle biciclette o dei monopattini che sopraggiungono sulle ciclabili".

Sul versante opposto, fino a piazza Bengasi, sono, invece, gli ultimi aggiornamenti sul cantiere infinito della metropolitana a suscitare malcontento. E' di pochi giorni fa, infatti, la notizia che la società Infra.To non si occuperà della manutenzione del manto stradale, a lavori conclusi. "I commercianti si lamentano da anni, tra il traffico deviato e la distruzione delle strade - ha spiegato il coordinatore al commercio della Circoscrizione 8 Alessandro Lupi, dopo l'ultimo Tavolo di cantiere -. Il rifacimento dell'asfalto non si è mai potuto fare proprio per colpa dei lavori. Con tutti i danni creati, un minimo di riqualificazione superficiale sarebbe stata quantomeno opportuna".

Gli esercenti si aspettavano, infatti, un intervento del genere come "risarcimento" per i circa 9 anni di disagi patiti. Anche a fronte di alcuni incidenti provocati dalle buche e dalle crepe sui marciapiedi. "Era stato chiesto un potenziamento dell'illuminazione - ha aggiunto ancora Lupi -. Si trattava soltanto di lasciare la via ordinata e pulita, prima di aprire la metro". Un'infrastruttura attesissima, certo, la cui inaugurazione è prevista nel giro di pochi mesi. Con o senza asfalto riparato. 

Manuela Marascio