Chiamatele come volete: bugie, frappe, sfrappole, cenci, lattughe, galani, crostoli. A dispetto dei vari nomi dialettali, la sostanza rimane la stessa.
Si tratta sempre di quel semplice impasto di farina, uova e burro tagliato in panciute listarelle che poi vengono fritte nell'olio (meglio se nello strutto) quindi spolverate con zucchero a velo.
Naturalmente, trattandosi di un dolcetto nazional popolare, viene spesso cucinato in maniera differente a seconda delle zone e delle famiglie.
C'è chi preferisce farle al forno invece di friggerle, oppure ci sono alcuni che le prediligono morbide anziché croccanti. Non è possibile quindi dare un'indicazione sola sulla loro preparazione ma rimangono un amatissimo dolce tipico di Carnevale.
Le accompagniamo con un Passito di Pantelleria DOC con riflessi ambrati e con una grande brillantezza. Al naso spicca la frutta secca e candita e al palato è di corpo, dolce e sapido. Temperatura di servizio: 12/14 °C. Gradazione alcolica: 14°.
BUGIE DI CARNEVALE
Per 6/8 persone. Ingredienti per l’impasto: 500 gr di farina, 80 gr di zucchero, 3 uova, 50 gr di burro, 25 gr di Rhum o Marsala, 30 gr di vino bianco secco, 1 bustina di vanillina, la scorza di un limone non trattato, un pizzico di sale.
Altri ingredienti: 2 L di olio di semi di arachide, zucchero a velo.
Preparazione: Con l’ausilio di una macchina planetaria munita di un gancio ad uncino,
lavorare tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto liscio e solido.
Se non siete muniti di una planetaria potete lavorare tutti gli ingredienti a mano su una spianatoia tradizionale.
Fare riposare il composto a temperatura ambiente per poco meno di 1 ora.
Con una mattarello o una macchina sfogliatrice stendere la pasta in sfoglie ad uno spessore di 1/1,5 mm e tagliare a piacere secondo le forme desiderate.
In una grande padella mettere a scaldare l’olio di arachide portandolo ad una temperatura costante di 175°.
Cuocere le bugie per immersione totale fino al raggiungimento di un bel colore dorato.
Sgocciolare bene su carta assorbente e una volta fredde spolverare con zucchero a velo.
Realizzato dalle studentesse Rebecca Napoli e Sofia Salvadori della classe III D in collaborazione con il Docente Santo Corridore