Lo scenario economico globale è caratterizzato da una forte competizione aziendale: le società non possono più permettersi di pensare solo ai bisogni dei propri clienti e alle soluzioni per soddisfarli, ma devono anche studiare in modo approfondito le altre aziende che operano nello stesso settore. In una parola: i competitor.
In questo contesto non stupisce come siano in forte e continua crescita gli investimenti sulle ricerche di mercato: strumenti fondamentali per capire quali sono le richieste del mercato attuale e per tentare di prevedere i trend di mercato futuri, per anticiparli (e anticipare la concorrenza).
Le moderne ricerche di mercato, quelle più efficaci, si basano sullo sfruttamento dei cosiddetti big data, la cui analisi ed il cui utilizzo sono diventati ormai indispensabili per le aziende di tutti i settori e dimensioni che intendono essere sempre più competitive.
La centralità dei big data nello scenario economico attuale ha portato alla nascita di società che si occupano in maniera specifica di big data per le analisi di mercato.
Ma non tutte le aziende del settore sono uguali. Un punto di riferimento per le realtà alla ricerca di un servizio innovativo ed efficace è, per esempio, centralmarketingintelligence.it, che mette a disposizione servizi e consulenze professionali pensati per le imprese che sono interessate a sfruttare i vantaggi delle ricerche di mercato condotte analizzando i big data.
Cosa sono i big data?
Quando si parla di big data si fa riferimento non solo ad una grande mole di dati, ma anche agli algoritmi di analisi che vengono impiegati per analizzarli e per sfruttarne le potenzialità.
L’errore più comune che si commette quando si fa riferimento ai big data è pensare che questa espressione indichi esclusivamente l’elevato numero di informazioni a disposizione.
Ma a far la differenza non è tanto la quantità di dati, quanto la qualità delle informazioni che contengono.
La vera evoluzione di questo settore si è avuta con l’introduzione di nuovi metodi di analisi e di collegamento dei dati, che consentono oggi di gestire quantità di informazioni che fino ad una decina di anni fa potevano essere gestite solo con delle tecnologie che richiedevano investimenti cospicui.
Per comprendere meglio di cosa si sta parlando, è utile fare un esempio concreto, di vita quotidiana. Tutti siamo ormai abituati a visualizzare dei banner pubblicitari coerenti con le ricerche che abbiamo effettuato sul web: questo perché alcuni dati di navigazione vengono memorizzati in automatico durante le nostre sessioni in rete e questi stessi dati sono utilizzati dai circuiti pubblicitari per selezionare le inserzioni a cui potremmo essere maggiormente interessati.
In realtà, con i big data le aziende non si limitano a proporre dei prodotti che abbiamo cercato, ma fanno molto di più riuscendo a individuare quali potrebbero essere altri prodotti interessanti per l’utente.
Le ricerche in rete possono dunque essere sfruttate per fare un profilo del potenziale cliente e per proporgli prodotti a cui potrebbe essere interessati, mostrandogli sia annunci pubblicitari di prodotti e servizi che ha già cercato online, sia annunci di prodotti correlati che magari non ha mai visto in precedenza. Un livello di profilazione del target a livelli impensabili solo fino a pochi anni fa.
Big data e ricerche di mercato: cosa cambia?
Insomma, quello che risulta evidente è che le ricerche con i big data online non sono le ricerche di mercato convenzionali. Le ricerche di mercato con i big data sono decisamente più vantaggiose: si parla infatti di metodologie di ricerca a flusso continuo. Questo significa che è possibile effettuare una raccolta continua di dati, dal momento le moderne tecnologie consentono di gestire e ad analizzare grandi quantità di informazioni.
Non è tutto. Per scoprire di più sulle abitudini del consumatore e sulle sue preferenze si possono persino sfruttare le potenzialità di tecnologie di machine learning e business intelligence.
È indispensabile però affidarsi ad una società specializzata in questa tipologia di ricerche di mercato. Perché un conto è raccogliere grandi quantità di dati, altro è sapere come sfruttarli al massimo per la crescita dell’azienda.