Centinaia di centraline mobili sui monopattini per misurare il livello di smog a Torino e box di ricarica con rilevatori. E’ questa la doppia proposta avanzata dal Club Monopattini di Torino, capace in pochi mesi di superare quota 1.350 membri, alla Città.
Nell’ottica di costruire una Torino green e agevolare una mobilità a impatto zero all’interno dei centri città, il progetto presentato da Fabrizio David prevede l’installazione sui mezzi a due ruote di un congegno per rilevare Pm10, Pm 2,5 e Co2. Oltre ai rilevatori mobili, grandi appena pochi centimetri e di facile installazione sui monopattini, l’idea è quella di installare in alcune zone della città come le piazze o le fermate del trasporto pubblico dismesse dei box di ricarica con misuratori integrati.
Per il momento, va detto, si tratta solo di una proposta. Di una suggestione su come affrontare il doppio tema della mobilità e dell’ambiente proposta da una categoria sempre più protagonista nelle strade di Torino, ma non solo: i conducenti dei monopattini. Il progetto non è stato ancora presentato all’assessorato, è in una fase embrionale e anche i costi non sono stati ancora definiti.
Due i dubbi principali: la difficoltà nell’ottenere un dato certificabile a livello di misurazione dello smog e le dimensioni dei box di ricarica, lungi 3,5 metri e capaci di tenere al loro interno sino a 9 monopattini. Per abbellire le strutture, la proposta prevede la realizzazione di fioriere e di panchine.
Con queste proposte, il Club Monopattini di Torino prova a cambiare la mobilità e la viabilità della città.