Economia e lavoro | 28 febbraio 2021, 10:55

Il Covid ha contagiato anche i distributori di benzina: "Crollo delle vendite negli ultimi 12 mesi"

In Piemonte si registra una diminuzione di circa un terzo. Nettis (Confesercenti): " Cali anche del 40 o 50 per cento". Magliano (Moderati): "Non avrebbe avuto senso ripristinare la ZTL: meglio attendere la fine dell'emergenza"

Distributore di benzina

Il 2020 è stato un anno complesso anche per il mondo dei benzinai

Turismo, spettacolo, ricettività. Ma anche molte altre attività che - da un anno esatto a questa parte - hanno dovuto piegarsi sotto il peso della pandemia. Il bilancio di 12 mesi ostaggio del Covid è difficile da sintetizzare, ma accomuna intorno a sé anche settori che, a prima vista, potrebbero sfuggire. Proprio come il mondo dei distributori di benzina

Distributori "sospesi": cali di quasi un terzo in tutto il Piemonte

Gli ultimi dati dicono che, a livello piemontese, la diminuzione per le erogazioni di carburante (nelle sue diverse forme) è stata di quasi un terzo nel corso del 2020. Una tendenza allineata a quella nazionale, dove i cali si sono attestati tra il -25 e il -30%. Ma i picchi si sono registrati lungo le autostrade, con diminuzioni anche del 70%, visto che gli spostamenti a medio e lungo raggio sono stati di fatto cancellati, almeno per i normali privati. E su tutto questo ha inciso anche il coprifuoco dalle 22 della sera.

"E' una stima attendibile, anche se come tutte le stime ci sono situazioni che si spingono a cali anche del 40 o del 50 percento - dice Gianni Nettis, presidente benzinai di Confesercenti Torino - Purtroppo l'effetto Covid è stato molto pesante, inutile nasconderselo. Ma è andato a pesare su una situazione che già non era semplice, visto che il nostro settore già soffre la progressiva diminuzione dei veicoli diesel e l'arrivo delle nuove motorizzazioni".

Anche in questo caso, a condizionare, sono i "colori". "Quando siamo zona gialla - dice Nettis - ancora ancora può andare bene, ma quando si diventa arancioni, con il divieto di uscire dal proprio Comune, la situazione si blocca quasi del tutto. Non si lavora praticamente più, anche perché con il coprifuoco noi, dopo una certa ora, potremmo anche spegnere gli impianti fino al mattino dopo, tanto non c'è gente in giro".

Traffico urbano: "A questo punto è inutile riattivare la Ztl contro lo smog"

Infine, c'è l'effetto dei provvedimenti anti inquinamento: "Con il blocco dei diesel Euro 5 - dice Nettis - si vanno a fermare un'altra fetta importante di automobili. In pratica gira sempre meno gente. E sempre meno farà rifornimento".

Ma le riflessioni sulle vendite (e quindi sui consumi) di carburante si estendono anche al di fuori del campo economico, per sfociare in territori di politica e amministrazione.

"Alla luce di questi dati - dice Silvio Magliano, capogruppo Moderati al Consiglio Comunale di Torino - difficile vedere nella riattivazione della ZTL, come richiesto da voci ambientaliste a Torino, la soluzione al problema dell'inquinamento".

"Diventa difficile, dati alla mano - prosegue Magliano - pensare che, se gli indici dell'inquinamento non sono migliorati rispetto a un anno fa, questo dipenda dal traffico veicolare privato. Credo sia necessario abbandonare, su questo tema, ogni approccio ideologico. La ZTL deve rimanere sospesa fino alla fine dell'emergenza".

Massimiliano Sciullo

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