Dopo l'inedita versione estiva diffusa nel 2020, per i suoi vent'anni il Glocal Film Festival ha scelto ancora una volta il nuovo. Pur continuando a sperare in una ripresa, quanto prima, della filiera cinematografica, la programmazione della ventesima edizione sarà interamente online, dall'11 al 15 marzo.
"Il cinema, e i festival soprattutto, sono atti collettivi e non possiamo essere contenti di immaginare il nostro pubblico seduto davanti allo schermo, anziché impersonare il più bel contro campo che chi organizza eventi possa sperare di avere - commenta il direttore Gabriele Diverio - Eppure i festival, anche quelli virtuali, continuano a essere preziosi. Il nostro sarà molto più snello, rispetto al solito, ma la versione digitale ci consentirà di aprirci per la prima volta a un pubblico nazionale".
La piattaforma su cui vedere in streaming i 33 titoli in programma è streen.org. Sono tutti film che incarnano appieno la volontà di uscire dai confini regionali, aprendosi nella narrazione e nelle contaminazioni e coproduzioni, il tutto anche grazie a un comparto cinematografico regionale qualificato e dinamico, rafforzato dal lavoro del Museo Nazionale del Cinema e di Film Commission Torino Piemonte.
L'apertur dell'11 è affidata (in anteprima assoluta) a Manuale di storie dei cinema di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli che - ibridando il genere documentario con la commedia - racconta l’avvincente storia delle sale cinematografiche torinesi, dall’avvento del cinematografo Lumière alla fine dell’Ottocento fino alle prospettive dello spettatore del futuro. Un inno alla dimensione reale e fisica della visione in sala, oggi messa a rischio a causa dalla pandemia, e dalle strategie messe in atto per contrastarla. Un film-manifesto che arriva a denunciare l’insostenibilità della condizione di tutto il settore, con la speranza che la situazione attuale possa diventare presto una delle tante storie dei cinema.
I cinque giorni di festival propongono sei documentari del concorso Panoramica Doc (di respiro internazionale, capaci di portare lo spettatore da L'Avana a Copenaghen) e 16 film brevi dello storico contest per cortometraggi Spazio Piemonte, cui si aggiunge la speciale sezione fuori concorso Lock & Short, dedicata ai corti che restituiscono in immagini l’emergenza pandemica e il confinamento tra le mura di casa.
Oltre ai premi delle sezioni competitive, il Glocal Film Festival riserva a personaggi e professionisti di spicco legati alla regione, il Premio Riserva Carlo Alberto, che quest’anno va alla scenografa Paola Bizzarri, nata a Roma ma torinese d’adozione. Sarà ospite del festival lunedì 15 marzo alle 19 assieme a Silvio Soldini, per un incontro trasmesso online sulla pagina Facebook del festival che ripercorrerà la sua carriera con momenti e aneddoti del sodalizio col regista, per il quale ha reinventato le strade di Torino in Il comandante e la cicogna, oltre ad aver collaborato ad altri suoi celebri film come Pane e Tulipani e Agata e la tempesta.