Economia e lavoro - 05 marzo 2021, 11:24

Italcomp, la pazienza è agli sgoccioli: "Il tempo è finito, il Paese deve accorgersi di noi" [VIDEO]

Manifestazione a Belluno dei 300 operai della ACC, coinvolti come i 400 ex Embraco di Riva di Chieri nel progetto Italcomp, per ora fermo al palo

La manifestazione di questa mattina alla Acc di Mel, nel Bellunese

"Non ci rispondono, cos'altro dobbiamo fare? Il tempo è finito. Il Paese deve accorgersi di noi e non ci interessa se il governo è cambiato". Da Torino a Belluno, da Riva di Chieri a Mel: non bastano i chilometri di distanza a smorzare un sentimento di frustrazione che ormai si sta facendo sempre più forte, intorno alla vicenda Italcomp. Quella che dovrebbe - con il ruolo chiave di Invitalia e del Mise - scrivere la pagina del futuro per due crisi aziendali come la Ex Embraco (oggi Ventures, in fallimento) e la Acc

E dopo le tante manifestazioni che anche in provincia di Torino hanno animato gli scorsi mesi, nella mattinata di oggi sono stati gli operati veneti a scendere in strada per manifestare la loro preoccupazione, che li accomuna ai colleghi torinesi.

Se a Riva di Chieri sono 400 le persone coinvolte, alla Acc i numeri si aggirano sui 300 lavoratori (e altrettante famiglie). Due ore di sciopero e blocco stradale, nel corso della mattina, mentre nel pomeriggio è previsto un presidio ai cancelli della fabbrica.

Intanto, ancora nelle scorse ore sia i sindacati di Fim, Fiom e Uilm che l'assessore regionale del Piemonte, Elena Chiorino, hanno sollecitato il Mise a muovere i passi necessari. Lo stesso ha fatto la deputata torinese Jessica Costanzo. Ma il tempo per risolvere la situazione è sempre meno.

Massimiliano Sciullo