Cultura e spettacoli - 05 marzo 2021, 07:00

Juvarra "regista" della Torino barocca: la Biblioteca Nazionale espone il suo corpus di disegni [FOTO]

La mostra sarà visitabile non appena il Piemonte tornerà in zona gialla. Fino al 31 maggio

La mostra su Filippo Juvarra alla Biblioteca Nazionale

La mostra su Filippo Juvarra alla Biblioteca Nazionale

Regista della trasformazione architettonica della Torino settecentesca, Filippo Juvarra fu uno dei più illustri siciliani a rimanere legato ai Savoia, quando, nel 1720, il re Vittorio Amedeo II prese possesso del Regno di Sardegna. In quello stesso anno veniva fondata la Biblioteca d'Ateneo dell'Università di Torino, riformata con il regio editto del 25 ottobre.

Per festeggiare la ricorrenza, la Biblioteca Nazionale (piazza Carlo Alberto 3) espone, per la prima volta nella sua interezza, il Corpus juvarrianum, che conserva il più consistente fondo esistente dei disegni dell'architetto (acquisito tra il 1762 e il 1763).

Gli album esposti tracciano il profilo di un artista a tutto tondo, dentro e oltre il barocco: non solo geniale architetto, ma anche vedutista, scenografo, interior designer.

Tre sono i principali filoni nei quali si dipana il percorso espositivo, arricchito da un apparato multimediale che permette lo sfoglio di tutto il corpus su monitor a parete. Il primo è dedicato agli studi di Juvarra e dei suoi collaboratori più specificamente legati alle architetture, religiose e civili. Il secondo ripercorre l'attività di Juvarra scenografo, in particolare negli anni romani, tra il 1709 e il 1714, mentre la terza sezione si incentra sul legame storico-politico tra Sicilia, Piemonte ed Europa, ambito geografico e culturale in cui si colloca l'attività artistica dell'architetto messinese. 

La mostra è corredata da una corposa pubblicazione che ospita saggi per l'inquadramento storico, artistico e culturale della produzione juvarriana e anche, per la prima volta, l’inventario aggiornato dell'intero Corpus juvarrianum. Già disponibile al Centro Studi Piemontesi, sarà anche acquistabile nel bookshop insieme ai principali cataloghi delle passate mostre: il ricavato concorrerà, in occasione dell'anniversario dantesco, al restauro del manoscritto cartaceo (XVI secolo) dell'Inferno (Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, segnatura ms. L.III.17).

Alla presentazione della mostra si affiancano tre eventi simbolici. A cominciare dall’emissione di un annullo postale speciale dedicato a Juvarra nel mese più accreditato per la sua nascita. 

A seguire, l'intitolazione all'architetto della sala mostre che, realizzata e migliorata nel tempo, si affianca all’auditorium "Antonio Vivaldi".

Infine, la possibilità di visitare, a fianco della mostra - quando il Piemonte diventerà nuovamente zona gialla -, l’antico laboratorio di restauro del libro della Biblioteca Nazionale, il primo in Italia in una biblioteca pubblica statale, allestito a seguito dell’incendio del 1904.

L'allestimento Filippo Juvarra regista di corti e capitali dalla Sicilia al Piemonte all’Europa è a cura di Maria Vittoria Cattaneo, Chiara Devoti, Elena Gianasso, Gustavo Mola di Nomaglio, Franca Porticelli, Costanza Roggero e Fabio Uliana. Aperto al pubblico fino al 31 maggio, dal lunedì al venerdì, ore 10-16, previa prenotazione. 

Manuela Marascio

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