Cultura e spettacoli - 06 marzo 2021, 11:26

Al Polo del '900 "Dove portano i Venti": una programmazione che guarda al nuovo decennio

Al centro, il futuro e l'ambiente, integrati nel digitale gli archivi storici del Politecnico. Ad aprile parte il museo itinerante Dirittibus

Polo del '900

Il Polo del '900

Con Dove portano i Venti, il Polo del ‘900 di Torino e i 22 enti partner presentano il programma culturale 2021.

Un’ampia articolazione di progetti, iniziative, formati, linguaggi, luoghi e strumenti che attorno ai Venti costruisce una narrazione tra passato e futuro, per intercettare e rispondere a crisi, transizioni, opportunità del nuovo decennio.

Il mese di marzo si apre su due temi centrali: il futuro e l'ambiente.

Con VentiTrenta. Aspirazioni, capacità e progetti per cambiare il prossimo decennio verranno esplorati una vasta gamma di “scenari futuri”: da rappresentazioni e interpretazioni su trend, scenari e previsioni possibili alla dimensione progettuale a breve e medio termine.

Un percorso fatto di talk, laboratori, workshop in partenza il 16 marzo con Visioni 2040 e strategia 2025, tra riflessioni e risultati a partire da un esercizio di immaginazione di futuri desiderabili condotto con metodi di foresight da parte di un centinaio di cittadini, da seguire sui canali del Polo - nell’ambito del progetto Felicità Civica in collaborazione con l'associazione Nessuno/Lombroso16.

Con I Venti dell’ambiente, invece, avrà inizio un percorso di meteorologia sociale, volto a indagare il tema della sostenibilità, interconnesso a economia, società, ambiente e cultura.

Nel workshop di apertura, 24 marzo alle ore 17.30, coprogettato con Nesta Italia, Arts and technology for Climate Change, a confronto arte e tecnologia per sensibilizzare e mobilitare sui temi del cambiamento climatico, in una diretta streaming da seguire sui canali social del Polo e di Nesta Italia, con l’intervento di Joseph GrimaMarco ScotiniOlga KisselevaSalvatore Iaconesi e Oriana Persiconell’ambito del progetto S+T+ARTS.

Molti altri progetti si attiveranno progressivamente nel corso dell’anno 

Come Dirittibus, che, a partire dal mese di aprile, trasformerà un bus in un museo itinerante arricchito con oltre 150 libri sui diritti, uno spazio aperto a eventi educativi, ludici, performativi in dialogo con i quartieri della città – guidato dal Museo Diffuso della Resistenza, in collaborazione con le Biblioteche Civiche.

Lo sport sarà utilizzato per interpretare le sfide attuali, ripercorrendone l’epopea dagli anni Venti del Novecento fino a oggi, con Sfide Sconfinate. Lo sport che cambia il mondo – coordinato dall’Unione Culturale Franco Antonicelli. 

Con 9Cento Storie. Le culture politiche alla prova del tempo presente, un’indagine sulle culture politiche del Novecento e del loro significato oggi, attraverso sette protagonisti d’ispirazione per i giovani, coordinato dal Centro Studi Piero Gobetti.

Proseguiranno nel corso dell’anno importanti collaborazioni con Biennale Democrazia e con i festival Archivissima, CinemAmbiente, Lovers, Salone Internazionale del Libro di Torino e Festival delle Colline Torinesi sui temi dell’ambiente, dei diritti e delle nuove generazioni.

Continuano poi i lavori di integrazione e valorizzazione dei patrimoni culturali custoditi dal Polo del ‘900 e dagli enti partner grazie a 9centRo, hub degli archivi digitali, che nel 2021 amplia l’offerta integrando i patrimoni archivistici storici del Politecnico di Torino.

Gli archivi saranno protagonisti anche della mostra 50 anni Fuori!, ospitata dal Polo del ‘900, curata dal Museo della Resistenza in collaborazione con la Fondazione Penna / Fuori! in occasione del cinquantesimo anno dalla nascita del Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano (da settembre).

Altri percorsi espositivi abiteranno il Polo quest'anno, a cominciare da 75 anni dopo. La liberazione di Torino nelle fotografie di Felix de Cavero (in corso), Ricordati di non dimenticare. Nuto Revelli, vita per immagini (aprile), Dai medici condotti al Sistema Sanitario Nazionale (maggio), e il percorso multimediale Amazonia. The deep breath of the world (ottobre).

Tre progetti speciali completano il programma con numerosi momenti di approfondimento: Colonialismo, a cura dell’Archivio Nazionale della Resistenza; Tra guerra e dopo-guerra: una tregua, un nuovo inizio dedicato a Primo Levi, a cura del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, e infine DuemilaVenti. Retrospettiva, critica generazionale sul 2020, a cura del Centro di Studi Piero Gobetti.

Per tutti gli aggiornamenti: www.polodel900.it.

"Sebbene fortemente rallentata da tutti i vincoli delle chiusure - dichiara il presidente Sergio Soave -, la nostra attività ha saputo trovare nuove vie che ci hanno permesso di ripartire con tutta l’energia, l’inventiva e la passione con cui ci si è mossi nei tre anni precedenti. Chi avesse pensato che per noi i venti, cioè gli anni Venti, significassero solo una rimemorazione del decennio fatale del secolo scorso, sarà forse sorpreso dalle molteplicità di significati e di indicazioni che quel semplice titolo comporta. Certo sarà importante recuperare e ridiscutere la memoria di eventi, personaggi, esperienze del passato, ma, come si vede, lo si farà per affrontare i temi cruciali che questo decennio del nostro secolo pone alla cultura e, conseguentemente, alla politica, all’economia, alla società”.

Il direttore Alessandro Bollo aggiunge: “Sarà un programma ibrido, pensato non solo per (r)esistere alla prova del Covid-19, ma per sperimentare nuove modalità di fruizione, dal vivo e online e che coinvolgerà numerosi spazi aperti del territorio a Torino e in Piemonte. La componente digital rimarrà molto viva, nel corso del 2020 abbiamo avuto la possibilità di sperimentare numerosi format digitali che viaggiano molto oltre le mura del Polo: maratone online, podcast e contenuti on demand, accolti con grande interesse dai nostri interlocutori abituali e non, che miglioreremo ulteriormente per permettere ai nostri pubblici, vicini e lontani, di partecipare alle tante iniziative pensate per loro. Per cominciare un percorso insieme che indaghi i problemi più urgenti del presente e che con la stessa urgenza trovi delle risposte per spostare anche di un solo centimetro la direzione in cui vogliamo che vada il decennio a venire". 

Manuela Marascio

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