Economia e lavoro - 10 marzo 2021, 13:29

Manifestazione delle Partite Iva a Roma: c'erano anche i piemontesi a chiedere indennizzi e tutele

Primo sciopero nazionale della categoria che alle 10 si è data appuntamento in piazza del Popolo

La rappresentanza delle partite iva piemontesi alla manifestazione di Roma in piazza del Popolo

C'erano anche i torinesi e i piemontesi, questa mattina a Roma in piazza del Popolo al primo sciopero nazionale delle Partite Iva. L'iniziativa è stata organizzata dall'associazione Partite Iva Insieme per Cambiare, un movimento spontaneo nato un anno fa su Facebook e che oggi raccoglie sui social oltre 450mila iscritti,. Ma al presidio hanno aderito, fra le altre, le associazioni Apit, Pin, Movimento Impresa, Italia che Lavora, Robby Giusti Associazione Nazionale Dj, Aias, Aisp,  Rete P.Iva, Mio, Conflavoro, Confsal, Fipe/Silb.

Sono partiti da Torino (ma anche da Biella, Vercelli, Alessandria e Cuneo, unendosi ai colleghi liguri) fin dal pomeriggio di ieri, mentre gli ultimi si sono mossi in autonomia alle prime ore di mercoledì. Tra loro, anche il presidente della delegazione piemontese, Carmelo Miragliotta.

"Si tratta di un momento storico. Per la prima volta tutte le categorie delle partite Iva si sono ritrovate insieme con uno scopo comune: agricoltura, commercio, artigianato e via via tutti i settori, vogliamo parlare a una voce sola". E ha aggiungo: "Vogliamo semplicemente continuare a lavorare: abbiamo chiesto la detassazione delle utenze, almeno per la parte che fa capo allo Stato. E poi chiediamo indennizzi, che siano calcolati sull'effettivo fatturato del 2019, quando ancora si poteva lavorare normalmente e che non siano una fetta, ma la totalità di quanto si è perso. Come se fosse una calamità naturale. Anzi, è una calamità naturale".

 

Massimiliano Sciullo