Attualità - 12 marzo 2021, 07:30

"Macchine troppo veloci, non vedono i pedoni": è panico agli incroci di corso Salvemini e corso Sebastopoli

Nel mirino, anche l'angolo con via Gorizia dove un suv travolse una donna a gennaio. La Circoscrizione 2 valuterà alcune proposte da presentare alla città per intervenire sugli attraversamenti

L'incrocio tra corso Sebastopoli e via Gorizia, dove lo scorso gennaio è stata investita una donna

Pochi incidenti, negli ultimi anni, ma spesso rilevanti in termini di feriti e morti. Sono i dati rilevati dai due attraversamenti agli incroci tra corso Salvemini e via Romita, a Mirafiori Nord, e corso Sebastopoli/via Gorizia, a Santa Rita. Quest'ultimo, in particolare, teatro di un grave investimento la sera del 19 gennaio, quando un suv travolse una donna di 30 anni che stava camminando sulle strisce pedonali, per poi dileguarsi senza prestare soccorso. 

Ne ha discusso in una commissione la Circoscrizione 2, a fronte delle numerose segnalazioni ricevute dai residenti. "Il semaforo di corso Sebastopoli è già adeguato al nuovo codice, con ottiche led. Si contano circa tre sinistri l'anno, dal 2017 al 2019, la situazione non è così critica", ha commentato Stefano Cianchini, dell'area mobilità del Comune. "I feriti rilevati - ha aggiunto Angela Massocco, dalla direzione del corpo di polizia municipale - hanno riportato sempre lesioni minime, a eccezione dell'ultima vittima travolta dal pirata della strada [ricoverata al Cto dopo l'incidente, ndr]. Si potrebbe pensare di prolungare il tempo di attraversamento, ora di 19-20 secondi, perché i pedoni fanno molta fatica a percorrere in tempo l'intera intersezione".

Non si parla, invece, di semafori per il secondo incrocio incriminato, quello tra corso Salvemini e via Romita, ma della velocità delle macchine lungo l'asse viario. "Al mattino attraversano tutti i genitori che portano alla scuola materna ed elementare i figli - lamenta Giuseppe Colella, un genitore -: le auto sfrecciano a una velocità folle, è molto pericoloso". 

Qui, tra il 2009 e il 2020, si sono verificati quattordici incidenti, con un decesso e tredici feriti (concentrati in particolare tra il 2012 e il 2016). Un lungo tratto rettilineo che evidentemente invoglia gli automobilisti a spingere sull'acceleratore, rischiando però di avere una scarsa visibilità di quanto avviene sulle strisce pedonali.

E se l'ipotesi di installare dossi artificiali come dissuasori non sembra realizzabile - a causa del passaggio dei bus Gtt -, la soluzione più plausibile sarebbe una piattaforma rialzata con limite di velocità a 30 km/h. Di certo onerosa, ma altrettanto efficiente nel segnalare la presenza dell'attraversamento pedonale.

"Dopo averne discusso in giunta - ha detto quindi il vicepresidente Alessandro Nucera - faremo il punto per presentare alla Città alcune proposte concrete e definitive". 

Manuela Marascio