Ivrea - 18 marzo 2021, 10:55

Andrea Cane (Lega Salvini Piemonte): “Incontro con l’imprenditore Carlstrom, una speranza di ripartenza per il Canavese”

A Scarmagno, Italvolt realizzerà la prima “Gigafactory” in Italia, un impianto dedicato alla produzione e allo stoccaggio di batterie a ioni di litio

Andrea Cane con Carlstrom

Quale canavesano non spera in un nuovo miracolo industriale laddove Olivetti ha lasciato la sua impronta indelebile scrivendo una storia imprenditoriale e sociale del territorio?”

È questa la domanda che si è posto Andrea Cane, Consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte ieri pomeriggio, mercoledì 17 marzo, durante l’incontro effettuato a Ivrea con Lars Carlstrom, organizzato in collaborazione con Confindustria Canavese.

Qualche settimana fa, infatti, Italvolt ha annunciato di aver scelto l’area ex Olivetti di Scarmagno per la realizzazione della prima “Gigafactory” in Italia, ovvero un impianto che sarà dedicato alla produzione e allo stoccaggio di batterie a ioni di litio per veicoli elettrici. La prima fase del progetto, che prevede un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro, sarà completata entro la primavera 2024. 

Con grande piacere - commenta Andrea Cane - ho accettato l’Invito della Presidente canavesana di Confindustria Patrizia Paglia per conoscere l’imprenditore svedese che vuole costruire in Italia la più grande Gigafactory europea per la produzione di accumulatori agli ioni di litio negli impianti che videro nascere e crescere il sogno di Camillo e Adriano Olivetti".

"Un’occasione unica per il territorio - aggiunge - che sposa l’anima tecnologica con i comparti automobilistico, aeronautico, aerospaziale e tanti altri. Ho invitato Carlstrom a ritrovarci appena sarà possibile, magari anche nelle nostre Valli per fargli conoscere in modo ancora più completo le nostre realtà territoriali: desidero infatti fargli conoscere personalmente le potenzialità che la nostra zona può offrire sia in termini di competenze sia in termini di infrastrutture. Non solo industria quindi, ma anche turismo correlato all’afflusso lavorativo che attirerà l’attivazione di questa innovativa realtà imprenditoriale: un volano benefico che potrà, perché no, attivare una rinnovata giovinezza del ciclo turistico Canavesano, portando sempre più persone a visitare, abitare ed innamorarsi delle nostre Terre”.

a.g.