Attualità - 19 marzo 2021, 12:29

A Torino 150mila persone a rischio razzismo: la Città lancia il Patto dei Beni Comuni

Previsti eventi per dare voce a chi viene discriminato, così come strumenti per l'accesso a servizi come l'anagrafe e i bandi di concessione di spazi comunale

Torino prima città in Italia a dichiarare a marzo 2020 l’antirazzismo patrimonio comune

A Torino sono ben 150 mila le persone potenzialmente vittima ogni giorno di razzismo per il colore della loro pelle, per la loro religione e cultura. Per dire basta alla discriminazione Torino, prima città in Italia a dichiarare a marzo 2020 l’antirazzismo patrimonio comune, ha approvato oggi il Patto dei Beni Comuni. Un documento con azioni, progetti ed impegni che garantisce per la prima volta un approccio unitario contro il problema.

Giusta: "Il razzismo non riguarda solo la vittima, ma tutti"

Il razzismo – ha commentato l’assessore alle Pari Opportunità Marco Giustanon riguarda solo chi ne è vittima, ma tutti e tutte. Non è solo di fatto di casi eclatanti come gli insulti sui bus, ma è una questione di accesso ai diritti essenziali come il lavoro o alla possibilità di avere voce in questa società”. “Io credo -ha aggiunto l’esponente della giunta Appendino - che questo Patto sia un importante passo nella realizzazione di una società più giusta e apre a tante persone una maggiore possibilità di contribuire allo sviluppo sociale, culturale e economico della nostra città”.

Nel dettaglio verranno realizzati eventi che restituiscano voce alle persone e alle comunità che subiscono quotidianamente varie forme di discriminazione, così come verranno forniti strumenti per l’accesso a servizi come l’anagrafe, bandi di concessione di spazi comunali. Verranno inoltre formati appositamente i dipendenti della Città e ideati spazi sicuri liberi da razzismo, fascismo e sessismo.

"Per la prima volta antirazzismo messo a sistema"

Per la prima volta – ha commentato Benedetto Zacchiroli, Presidente della Coalizione Europea della Città contro il Razzismo - in una grande città il tema della lotta al razzismo viene messo a sistema”.

Appuntamento online “Io sono antirazzista”

Così come già lo scorso anno, l'emergenza legata al Covid-19 non permette di organizzare celebrazioni pubbliche. La Giornata resta tuttavia un'occasione preziosa per ribadire l'importanza del principio di uguaglianza tra esseri umani come fondamento della nostra società, sancito anche dalla nostra Costituzione e per ricordare a tutte le persone che subiscono episodi di discriminazioni razziali che non sono sole.

L’appuntamento online “Io sono antirazzista” in diretta Fb sulla pagina di Rete 21 marzo, anticipa di un giorno la tradizionale Giornata. Appuntamento dunque sabato 20 marzo a partire dalle ore 15 per l’evento suddiviso in tre sessioni.

Cinzia Gatti