Attualità - 07 aprile 2021, 09:47

Gli ambulanti si ribellano e montano i banchi: “Fateci lavorare o andiamo a Roma a bloccare tutto” [VIDEO e FOTO]

L’assessore al Commercio Alberto Sacco: “I ristori immediati, ora, sono l’unica soluzione: capiamo gli ambulanti”. Nardozzi: “Il Governo non ci ascolta”

Nella giornata di oggi, per protesta, sono tornati a montare gli ambulanti non alimentari

Rabbia e frustrazione. E’ un grido di protesta quello che si leva dai mercati torinesi: questa mattina infatti, diversi ambulanti hanno deciso di recarsi comunque nel loro posto di lavoro e di piazzare i banchi, esponendo merce non in vendita. Un’azione pacifica, ma scenica, preludio a proteste più accese: “Se il Governo non ci fa lavorare, siamo pronti ad andare a Roma e a bloccare tutto” afferma Giancarlo Nardozzi (G.O.I.A.).

Il montaggio dei banchi abbraccia tanto corso Racconigi quanto corso Brunelleschi o Porta Palazzo. “Ci obbligano ad aprire, non vogliamo andare contro la legge ma non abbiamo più da mangiare e da vivere. Non sappiamo più come pagare le spese, l’affitto”, afferma una signora, ambulante da oltre 15 anni. “A me sta mantenendo mia figlia, che ha trovato un lavoretto: a 52 anni è giusto che io mi umili  così? Mi dà lei i soldi per mangiare”, è il suo racconto. Critiche al premier Mario Draghi: “Vuole che stiamo chiusi? Abbiamo rispettato tutto quello che voleva, ma ci dia aiuti immediati. Senza conteggi vari, se siamo chiusi abbiamo una perdita. Ci vogliono sotto i ponti?”.

Oggi torniamo a lavorare, non ce la facciamo più: abbiamo tutto da pagare e questa è la nostra unica entrata” ribadisce un ambulante. Al suo fianco un collega, che punta il dito contro le spese: “Abbiamo affitti, qui e in casa. Le bollette non te le toglie nessuno se dici che non stai lavorando. Qui continuiamo a pagare tasse, Inps, ecc. Ma con cosa? Con quali entrate?”.

Ad incontrare gli ambulanti, l’assessore al Commercio del Comune di Torino, Alberto Sacco: “Capiamo la loro posizione, abbiamo già detto che riteniamo curioso il fatto che alcuni prodotti non possano essere venduti al mercato ma in altre situazioni si. Sono esasperati, come Comune abbiamo provato ad aiutarli in tutti i modi”. “L’unica cosa che funziona, oltre alle chiusure che sono necessarie perché il virus è un problema, è dare ristori immediati: serve una causa - effetto”, conclude l’assessore. 

Da Asti l'assessore regionale agli Affari Legali Maurizio Marrone ha garantito la disponibilità dell'avvocatura della Regione, qualora gli ambulanti decidano di fare una class action, "per supportarvi nella lotta contro questa ingiustizia che state subendo".

Domani abbiamo un incontro con il Prefetto, se non ci aprono prendiamo i furgoni e andiamo a Roma a bloccare tutto: blocchiamo il Paese”, è la promessa lanciata da Nardozzi. Gli ambulanti continuano nel loro stato di agitazione.

Andrea Parisotto