Cultura e spettacoli - 11 aprile 2021, 12:45

Le due anime della Gran Madre: quella storica e quella che nasconde un mistero

La Storia racconta del ritorno del Re dopo l'impero napoleonico. Mentre dell'aspetto esoterico mancano purtroppo le fonti storiche

La Chiesa della Gran Madre a Torino

La chiesa della Gran Madre di Dio è il meraviglioso corto circuito per qualsiasi guida turistica. È un luogo a due anime, convivono una Storia importante per Torino e un immaginario collettivo persistente.

La Storia racconta che la Gran Madre celebra il ritorno del Re dopo l'impero napoleonico e riprende nella forma il Pantheon, il tempio simbolo di un altro impero: quello romano. Custodisce in una Cripta nel basamento il Sacrario dei caduti della Prima Guerra Mondiale.

L'immaginario collettivo invece la considera un luogo misterico perché sorta su un tempio di Iside, un luogo mistico perché una sua statua indicherebbe dov'è nascosto il Santo Graal ed esoterico perché sarebbe il cuore della Magia Bianca a Torino. La convivenza di queste due anime è possibile poiché una non preclude l'altra, ma non è facile: una delle due è decisamente più attraente.

Purtroppo di quella più attraente mancano giusto quelle 5, 6, 7 fonti storiche in più che ci convincano e ci facciano andare lisci nella narrazione davanti ai visitatori. E quindi? Come lo risolviamo sto corto circuito? Intanto non andandocela a cercare...è argomento on demand, e se succede che ci 'demand' le possibilità che abbiamo sono due:

1. Sveniamo e ci fingiamo stecchiti come un opossum.

2. Oppure iniziamo una bella filippica sulla persistenza della superstizione e magia popolare in tutti gli strati sociali e in tutte le epoche storiche fino ad oggi. Qui l'opossum di solito lo fa chi ci ascolta.

Avete altri suggerimenti? Tipo una bella frase a effetto?

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