Una Torino più verde, vivibile e resiliente: i 70 milioni di euro garantiti dai fondi React-EU consentiranno, nelle intenzioni dell'attuale amministrazione, di fare un deciso passo in avanti in termini ambientali. Sono diverse, infatti, le voci tematiche previste dal piano presentato dall'assessore Alberto Unia con l'obiettivo di realizzare molti interventi entro la deadline fissata a fine 2023.
Forestazione urbana in parchi, boschi collinari e lungo i fiumi
Le aspettative più importanti verranno riposte, senza dubbio, nei progetti di forestazione urbana (per un finanziamento di 1 milione e 500 mila euro), che coinvolgeranno i parchi e i boschi collinari con lavori di conservazione, sistemazione della viabilità interna pedonale, regolazione della portata dei corsi d'acqua, ripristino dei piccoli dissesti e della rete dei sentieri. Questo approccio verrà applicato anche ai corridoi ecologici fluviali del Po, della Dora, della Stura e del Sangone con i relativi parchi (1,5 milioni) e ai viali urbani – tra cui corso Umbria e corso Belgio - con il rinnovo delle alberate degradate e la pavimentazione delle banchine con materiali drenanti e fonoassorbenti (1 milione).
Riqualificazione delle aree verdi e quartieri vivibili
Il secondo focus verterà sulla riqualificazione delle aree verdi (5 milioni) con metodi innovativi e con la posa di attrezzature: in particolare, verranno create o rigenerate aree gioco, ricreative e sportive in modo da renderle ecologicamente compatibili in termini di resilienza climatica; in tutti questi casi verranno utilizzati materiali sostenibili e riciclati con particolare attenzione all'accessibilità universale. Un ultimo punto riguarderà la vivibilità dei quartieri, con il finanziamento del secondo lotto di Valdocco Vivibile (3,5 milioni), la replica della stessa tipologia di progettualità su altri quartieri (3 milioni) e la predisposizione di un Piano di Qualità dell'Aria della Città di Torino con integrazione dei sistemi di monitoraggio (1 milione).
“Tutti i progetti - dichiara Unia – sono stati selezionati in base alla garanzia di chiuderli e rendicontarli entro il 2023, per questo sono stati firmati sia dall'assessorato che dagli uffici, nonché dalla direzione competente. Per alcuni, come nel caso di Valdocco Vivibile, non c'è spazio di manovra perché si tratta di interventi già partiti mentre per altri, come la riqualificazione delle aree verdi, è possibile una costruzione condivisa con passaggi in Commissione con l'obiettivo di andare incontro alle esigenze del territorio”. Il collega all'innovazione Marco Pironti ricorda poi l'importanza delle sfide future: “Non dobbiamo dimenticare - sottolinea – la programmazione Pon-Metro 21-27 i fondi Next Generation EU”.