Politica - 14 aprile 2021, 07:40

Recovery Fund, Gavazza: “Avanti con opere che porteranno lavoro ai cittadini e alle imprese piemontesi” (VIDEO)

Nel Chivassese e Canavese, il consigliere regionale individua tre priorità: “Stazione di Porta Canavese-Monferrato, elettrificazione Ivrea-Aosta e messa in sicurezza del sito di stoccaggio di rifiuti nucleari di Saluggia”

Recovery Fund, Gavazza: “Avanti con opere che porteranno lavoro"

Il Recovery Fund per far ripartire il Piemonte attraverso il lavoro. Ha le idee chiare il consigliere regionale della Lega Gianluca Gavazza, che a pochi giorni dal termine ultimo fissato ai Comuni per mandare i progetti alla Giunta regionale, delinea i tre interventi prioritari per la zona del Chivassese e del Canavese: stazione di Porta Canavese-Monferrato, elettrificazione Ivrea-Aosta e messa in sicurezza del sito di stoccaggio di rifiuti nucleari di Saluggia.

Il Recovery Fund ha visto il Piemonte muoversi e portare a Roma le necessità primarie di cui ha bisogno. Sono stati individuati molti punti di interesse generale, ora c’è la possibilità per i Comuni che non l’avessero ancora fatto di poter mandare alla Giunta regionale dei progetti territoriali. C’è tempo fino al 16 aprile” ha ricordato Gavazza. “Aspetteremo la scadenza per poter poi metterli insieme e stilare un elenco di opere di cui i piemontesi hanno bisogno per far sì che la nostra economia possa ripartire. E’ da oltre un anno che siamo fermi ai box, non abbiamo bisogno di ristori ma di lavoro” ha ribadito il consigliere regionale.

Per quanto riguarda il Chivassese e il Canavese, sono stati individuati due grandi progetti, come confermato da Gavazza stesso: “Il primo riguarda la stazione di Porta Canavese-Monferrato, dove vengono individuati lavori per 50 milioni di euro circa”.

Certo, del progetto se ne parla da anni e non è ancora cantierato, ma è una porta che si apre in quella zona. E’ un’infrastruttura di cui il territorio ha bisogno e va portata avanti. Ha bisogno di essere costruita” ha spiegato il leghista.

Il secondo progetto è quello dell’elettrificazione della Ivrea-Aosta: “Abbiamo un progetto cantierabile di 81 milioni di euro: in totale parliamo di 131 milioni di euro di investimento solo per queste due infrastrutture, opere che porterebbero lavoro alle imprese”.

Un altra situazione che, secondo Gavazza, deve avere la massima priorità e attenzione all’interno del Recovery, è poi quella legata alla messa in sicurezza del sito nucleare di stoccaggio di Saluggia, il cui intervento costerebbe circa 18 milioni di euro: “Credo che questa sia la parte più importante e lo dico da uomo ormai giunto alla soglia dei 60 anni che vive a pochi km da questo sito: ho sempre detto che dormo con un leone sotto al letto nella gabbia dei conigli”.

In questo momento a Roma si sta discutendo per realizzare un nuovo deposito fuori il Piemonte, ma anche per dare la possibilità ai Comuni che lo vogliono di mettere il loro sito a disposizione: nel frattempo che si trovi una quadra, mettiamo in sicurezza Saluggia” è la proposta del consigliere regionale.



Per Gavazza poi, il Recovery Fund permetterebbe di mettere a posto anche alcune situazioni importanti. Una su tutte? Il discorso idrogeologico: il Piemonte infatti gode di un sistema idraulico pensato per aumentare la redditività dei suoi terreni: “Abbiamo dei puri consorzi irrigui, creati per poter servire i nostri terreni. Oggi, con il cambiamento climatico sotto gli occhi di tutti, questi fossi e canali non servono solo più due mesi all’anno agli agricoltori, ma servono a tutto il sistema idreogeologico, all’ambiente, a prevenire i disastri delle alluvioni” ha spiegato il consigliere leghista.

Abbiamo bisogno che con il Recovery si possa intervenire sul discorso idreogeologico, passando dai consorzi irrigui esistenti che hanno già in essere competenze storiche. Con la sinergia tra consorzi e Stato, si può dare una risposta idrogeologica al Piemonte” ha concluso Gavazza.

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