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Attualità | 16 aprile 2021, 07:10

Torino Esposizioni, i padiglioni Nervi sono sicuri: “I livelli di corrosione sono bassi, passi avanti per la riqualificazione”

Lo studio del Politecnico, promuove con riserva l’area destinata a diventare oggetto di una riqualificazione profonda: nei luoghi abbandonati sorgeranno spazi culturali e dedicati agli universitari

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Torino Esposizioni, i padiglioni Nervi sono sicuri

Promossi con riserva. Gli studi approfonditi condotti dal Politecnico hanno infatti stabilito che i padiglioni Nervi di Torino Esposizioni sono sicuri.

Seppur il percorso di verifica dell’agibilità e dell’individuazione di criticità sismiche non sia ancora terminato, gli ingegneri del Politecnico hanno rivelato alcune importanti conclusioni preliminari: “Abbiamo riscontrato una buona corrispondenza con i disegni di Nervi e questo è inaspettato. Dai campioni estratti, il cemento armato presenta bassi livelli di carbonatazione e potenziale corrosione” spiega l’ingegner Erica Lenticchia, riferendosi al Salone C, il più piccolo dei due padiglioni.

Le lesioni presenti, infatti, sono delle fessure fisiologiche dovute a stati di coazione termici e a infiltrazioni. Superate le prove di carbonizzazione, che hanno stabilito come la qualità del conglomerato sia buona e che non ci sia alcun rischio di corrosione: “La velocità di corrosione + praticamente nulla, moderata solo su una zona inferiore”. Gli studi hanno permesso di effettuare test dinamici con il posizionamento di 16 acceleratori in 8 posizioni, con esiti positivi.

Nonostante le verifiche siano destinate a proseguire, i risultati preliminari lasciano ottimista l’assessore all’Urbanistica Antonino Iaria: “Si tratta di un lavoro interessante e complesso: qualsiasi progetto ora avrà una base tecnica adeguata”.

L’idea è quella di fare di Torino Esposizioni un luogo per spazi universitari, mentre il recupero della parte legata al teatro permetterà di far nascere un polo culturale ad ampio raggio” chiarisce l’assessore. Il Comune infatti, grazie ai fondi europei, si ritroverà a gestire un finanziamento più cospicuo rispetto a quello preventivato inizialmente.

Ecco perché, alla luce dei recenti sviluppi, l’analisi sule criticità e sullo stato della struttura diventa ancora più decisiva nel processo di riqualificazione. Nella prospettiva del riuso di queste opere, deve essere accertato il grado di conformità a tutti gli standard di sicurezza attuali, sia statici che sismici: “Ora questo progetto potrà partire davvero. Questa è la cosa più importante” conclude Iaria.

Andrea Parisotto

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