Il Comune di Torino si schiera contro la Regione Piemonte in vista di una possibile modifica della legge sul gioco d’azzardo. “Già nel 2016 siamo stati una delle prime città ad attuare la legge regionale, a distanza 4 anni e mezzo un passo indietro non è ammissibile. Dovremmo ragionare per renderla ancora più stringente quella norma. E’ aberrante che in un momento politico di crisi economica e sociale sociale, si metta in discussione un percorso che ha protetto le fasce più fragili” è il duro attacco della sindaca Appendino.
Parole che precedono l’approvazione con 29 voti favorevoli su 29 di un ordine del giorno presentato da Damiano Carretto (Movimento 4 Ottobre) per chiedere alla Regione di non modificare la legge 9 del 2016, quella voluta da Sergio Chiamparino per il contrasto al gioco d’azzardo e di dare piena attuazione al “Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del gioco d’azzardo patologico (GAP).
“La Regione non può non ascoltare le voci dei sindaci, dei consiglieri comunali e delle associazioni” ha ribadito Appendino. “La legge aveva portato un miglioramento dal punto di vista della ludopatia. Eliminare la vicinanza rispetto alle scuole è agghiacciante: andiamo a inserire vicino a loro sale gioco? E’ aberrante, dire che si voglia tutelare il lavoro così: vuol dire ammettere il coinvolgimento dei ragazzi nel gioco d’azzardo” ha tuonato Barbara Azzarà (M5s).
Una posizione che ha trovato concorde anche il Pd: “E’ una battaglia culturale, c’è chi pensa che il lucrare e i soldi passino sopra le disgrazie e la povertà. Attraverso una malattia mentale. E’ un attacco che sarà reiterato” ha spiegato il segretario provinciale del Pd, Mimmo Carretta.
Differente la posizione di Federica Scanderebech (Forza Italia): “In questo difficile momento per la nostra Regione le priorità di Forza Italia sono i vaccini, il lavoro e le riaperture, non sicuramente il gioco d’azzardo. Siamo coscienti del fatto però che, anche nel comparto del gioco, potrebbero essere persi posti di lavoro il prossimo mese, a causa della scadenza della legge sulla ludopatia. Questi posti di lavoro per noi meritano di essere tutelati con eguale dignità rispetto agli altri. Proprio per questo motivo abbiamo presentato in Regione l'unica proposta che riteniamo di buon senso: ovvero la proroga di tale scadenza”.
"Perdita di posti di lavoro? Va correlato a quale tipo di lavoro. Qui si sta parlando di salute, vite distrutte dal gioco d'azzardo, famiglie rovinate e persone in cura per uscire da questo tunnel. Non stiamo parlando di un aspetto secondario o di conseguenze trascurabile" ha affermato il proponente dell'ordine del giorno Carretto, invitando la politica a "non girarsi dall'altra parte, salvaguardando la vita delle persone".