Una mostra fotografica per il 25 aprile sotto i portici di Porta Palazzo per ricordare Nuto Revelli, a cento anni dalla nascita. La Fondazione che porta il nome dello scrittore e la “Portineria di Comunità” della Rete Italiana di Cultura Popolare propongono in occasione della Liberazione l’esposizione fotografica “Ricordati di non dimenticare: Nuto Revelli, una vita per immagini”.
Curata da Paola Agosti e Alessandra Demichelis, prevede l’allestimento di 15 stendardi bifacciali di 3 metri per 2. Un momento per celebrare il centenario della nascita di Revelli che fu alpino in Russia, partigiano e ricercatore della memoria contadina..
Nuto Revelli è stato, con la sua opera, una figura di rilievo nella storia nazionale: un “testimone del suo tempo”. Fa parte di quella generazione di scrittori, come Primo Levi e Mario Rigoni Stern, che decisero di raccontare gli orrori di cui erano stati vittime affinchè non si dovessero mai più ripetere. Il suo impegno permanente è stato quello di restituire voce a coloro che voce non hanno: ai soldati vittime delle guerre, ai montanari e contadini che quelle guerre per primi le avevano pagate e che erano poi stati lasciati ai margini, a quanti senza nulla pretendere si sono sacrificati per il bene di tutti.
Da qui la scelta di collocare l'esposizione a Porta Palazzo, crocevia multietnico di Torino.