Cultura e spettacoli - 27 aprile 2021, 14:22

Teatro Regio, Frediani (M4O): "Vogliamo chiarezza sulla gestione del commissario straordinario"

La consigliera regionale ha presentato un'interpellanza, ottenendo una risposta generica. "L'assessorato non può accontentarsi di risposte parziali"

Le istituzioni interpellano, il Regio si volta dall’altra parte. La consigliera regionale Francesca Frediani del Movimento 4 Ottobre ha presentato oggi un'interpellanza in Regione per chiedere delucidazioni sulla gestione del Teatro Regio da parte del commissario straordinario. Ma ha ottenuto dall'assessore Poggio - che ha riportato la risposta ufficiale dell'ente - un risposta ritenuta "parziale" sia da Frediani sia dallo stesso assessore Marrone delegato da Poggio.

"La drammatica situazione economica in cui versa l’importantissimo ente piemontese è nota e le restrizioni imposte per contenere la pandemia, unitamente all’incertezza sulla ripartenza, fanno sì che uno degli undici teatri lirici del  nostro Paese si trovi da tempo in una situazione di grave difficoltà", ha spiegato Frediani.
"Per questa ragione abbiamo voluto approfondire la situazione interrogando la Giunta per fare luce su alcuni aspetti poco chiari, in particolare sulla figura e su alcuni atti del commissario straordinario Rosanna Purchia a cui è stato affidato l’incarico di attuare gli interventi necessari ad assicurare al teatro un rilancio duraturo nel tempo".

"Un rilancio che tuttavia appare appannato da diverse problematiche che riguardano in particolare il rapporto con i lavoratori e con alcuni artisti dell’orchestra. A quanto noto, gli accordi integrativi sono stati revocati unilateralmente (salvo poi firmarne uno nuovo) e licenziati 15 dipendenti a tempo determinato dopo che per anni i loro contratti erano sempre stati rinnovati. Licenziata anche la direttrice del personale e disattesa la sentenza del Tribunale del Lavoro in favore di due violinisti che avrebbero dovuto essere assunti a tempo indeterminato".


"A questo si aggiungono procedure poco trasparenti riguardo l'assunzione di consulenti e collaboratori che risulterebbero prestare servizio anche presso il Teatro San Carlo di Napoli. Dubbi e perplessità che si sono scontrati con toni al limite dell’arroganza, con i quali il commissario ha invitato perfino ad interfacciarsi direttamente con la Direzione del Teatro, ignorando probabilmente il diritto dei Consiglieri Regionali di avvalersi di strumenti istituzionali e degli spazi riservati in  aula per ottenere informazioni dalla Giunta".

 
"Nessun chiarimento, infine, rispetto alla nomina dei consulenti. Una vera e propria nota stonata in un momento in cui avremmo bisogno di ascoltare ben altra musica".

redazione