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Attualità | 27 aprile 2021, 18:22

Legambiente Pinerolo boccia i cassonetti dei rifiuti con bocca vincolata e tessera

Il sindaco ribatte: “Me ne prendo la responsabilità, ma ora potremmo lavorare assieme per far funzionare il nuovo sistema di raccolta al meglio”

I cassonetti con bocca vincolata

I cassonetti con bocca vincolata

Il rischio di rifiuti di scarsa qualità, gettati nel cassonetto, e nessun incentivo a produrne di meno. Per Legambiente Pinerolo questi sono i punti deboli del nuovo sistema di raccolta che il Comune si appresta a lanciare per le utenze domestiche, ma il sindaco Luca Salvai difende la scelta, chiedendo la disponibilità a collaborare per ottenere il miglior risultato possibile.

Il circolo locale dell’associazione ambientalista non è d’accordo con l’introduzione di cassonetti con bocca vincolata, che si aprono con una tessera. Il Comune vuole introdurli entro fine anno per le frazioni carta/cartone, umido e indifferenziata. Il sistema è già stato testato da Acea pinerolese industriale (l’azienda pubblica che gestisce il servizio di raccolta nei Comuni del Pinerolese) in altri paesi come Cavour, Vigone, Villafranca Piemonte e None.

“Quello che ci è sempre interessato sono politiche e progetti che incentivino la riduzione dei rifiuti ed il riciclaggio di quelli non eliminabili all’origine ma riutilizzabili come ‘materia seconda’, tipo vetro, carta, ferro… – spiegano dal circolo di Legambiente –. Anche questa volta ha prevalso una scelta, quella di nuovi cassonetti stradali, che potrà incrementare le quantità raccolte, ma in ogni caso avrà difficoltà ad assicurare qualità ottimali dei materiali, condizione per ottimizzare il riciclo, ridurre gli scarti ed i costi di selezione e/o smaltimento e massimizzare il contributo Conai”. Inoltre l’associazione sottolinea anche il problema della mancata introduzione della tariffazione puntuale, che fa pagare in base alla produzione di rifiuti: “Non introducendo questo sistema, si rinuncia alla possibilità di disincentivare la produzione di rifiuti, in particolare di quello non riciclabile, produzione che nel Pinerolese continua ad aumentare”.

Secondo l’associazione la strada era quella di un ‘porta a porta’, cavallo di battaglia dei Cinque Stelle, poi messo in parte in soffitta, che ha lo scopo di ridurre il più possibile la presenza di grandi cassonetti stradali.

“Ho provato a spiegare le ragioni della nostra scelta anche a Legambiente giovani – ribatte il sindaco Salvai –. I problemi di questo sistema sono noti e arcinoti, come quelli del porta a porta, d’altronde. È un sistema meno performante, ma fa risparmiare 3 milioni di euro l’anno di costi. Io mi prendo la responsabilità di questa scelta, ma ora ci sono due strade o continuare a lamentarsi, oppure, come credo sia più utile, confrontarsi e lavorare assieme per ottenere il miglior risultato possibile di differenziata”.

Marco Bertello

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